Meteo a 15 giorni: correnti atlantiche miti e variabilità sin quasi a fine mese?
L'inverno vero, quello caratterizzato da freddo e neve anche in pianura, latiterà ancora.
Dopo "la toccata e fuga" nel mese di dicembre, l’inverno dall’inizio di gennaio si è nascosto, come se insieme agli animali fosse andato anche lui in letargo.
Merito o colpa prima dell’eccezionale sciroccata dell’Epifania, adesso dell’effetto "piallator" delle correnti da ovest che trasportano certamente qualche perturbazione, ma anche aria decisamente mite, che impedisce la creazione di altri schemi barici favorevoli al Generale Inverno.
Così ci si trascina stancamente verso febbraio, in attesa che la stagione abbia un sussulto, è come se aspettassimo improvvisamente i tartari, che non arrivano mai ma ci costringessero a stare sempre di guardia, per non farci sorprendere a vederli spuntare da un momento all’altro.
Talvolta pare di vedere qualcosa di interessante, ma alla fine quelle ombre in lontananza si rivelano una sorta di miraggi.
Questo in sostanza il lavoro del meteorologo nel trimestre invernale: ordinaria amministrazione con vigilanza estrema sul protagonista che dovrebbe entrare in scena ma non si decide mai o quasi mai a farlo.
Cosa ne impedisce il "decollo"? Un vortice polare sempre compatto o sbilanciato sugli States e una porta lasciata maldestramente aperta in oceano Atlantico, che consente alle correnti da ovest di imperversare con tutto il loro impeto sino a noi.
Si sta cercando di capire se il guasto del 20 andrà veramente in porto, ma in ogni caso per martedì 23 ci sarà una pausa, che potrebbe venir interrotta dall’ingresso di un’altra saccatura tra mercoledì 24 e venerdì 26 con altre precipitazioni, nevose però solo in montagna.
Per fine mese si scorge una parentesi anticiclonica più decisa con qualche giorno di tempo stabile, mite, soleggiato ma nebbioso e freddo sulle pianure.
L’attendibilità della previsione è comunque medio-bassa, perché resta in qualche modo ancora aperto il nodo del 20 gennaio.
SINTESI del tempo da martedì 23 a mercoledì 31 gennaio (ricordiamo che la previsione per il periodo precedente si trova nella rubrica "la sfera di cristallo" in prima pagina)
martedì 23 gennaio: ultimi addensamenti al sud ma senza fenomeni, tempo discreto altrove, un po’ freddo al mattino.
tra mercoledì 24 e venerdì 26 gennaio: possibile peggioramento da ovest con piogge e nevicate sulle Alpi oltre gli 800-900m, sull’Appennino centro-settentrionale oltre i 1200m. Piogge meno probabili al sud. Temperature in calo al nord, in rialzo altrove, specie al sud.
da sabato 27 gennaio: possibile rimonta graduale dell’anticiclone e affermazione di tempo più stabile e mite, nebbioso sulle pianure.
Autore : Alessio Grosso