00:00 11 Settembre 2013

Metà mese: l’anticiclone si opporrà alle sfuriate fredde da nord?

L'anticiclone delle Azzorre pronto a tornare protagonista nella seconda metà del mese: ce la farà davvero a deviare verso est le masse fredde intenzionate a sfondare nel Mediterraneo?

A volte ritornano. Quando l’anticiclone delle Azzorre si erge in modo per così dire "sbilenco" sin sul centro del Continente, ma senza riuscire davvero a conquistarlo pienamente, tutta la circolazione subisce una sorta di storpiatura.

I vortici depressionari carichi allora di freddo, pioggia e vento, non potendo affondare con decisione nel cuore del Mediterraneo, si limitano a sfiorare il settentrione, per poi scivolare sui Balcani, influenzando il nostro versante adriatico e parzialmente anche il meridione.

Si tratta dei classici vortici "strozzati", che cercano faticosamente di farsi strada verso sud e se le precipitazioni stentano, almeno un po’ di aria fredda riesce a penetrare, schiacciando sempre di più l’occhio all’autunno.

Ad impedire un impatto più diretto con il Mediterraneo ci penserà una corrente a getto già più in forma del solito, che sta accelerando oltre misura, sotto gli stimoli di un vortice polare che tende fisiologicamente ad approfondirsi.

Un settembre così ne ricorda tanti degli anni 80 e soprattutto 90 e può preparare una fase secca prolungata per il nord-ovest nella prima fase dell’autunno, se questo tipo di correnti nord-occidentali mettono radici. Al contrario dispensano frequenti precipitazioni al resto del Paese, specie in Adriatico e sul basso Tirreno, in un contesto termico fresco e spesso con valori al di sotto delle medie del periodo.

Stiamo dunque andando in questa direzione? Lo scorso autunno cominciò con un settembre più bagnato del solito soprattutto sui versanti occidentali del Paese, dove affondavano le gocce fredde e si andò avanti così per parecchio. La tentazione di pensare che quest’anno le cose vadano in senso opposto c’è guardando come si va disegnando lo scenario barico prevalente, ma è bene aspettare ancora qualche giorno per averne la certezza. Improvvisamente infatti i modelli potrebbero virare.

Ora resta da capire dove andrà a finire il vortice della prossima settimana. Si arenerà sul centro Europa? Influenzerà anche l’Italia? Porterà la prima neve sulle Alpi? Ribadiamo l’ipotesi già formulata stamane: sicuramente giungerà dell’aria fresca entro mercoledì 18, ma i fenomeni più importanti in seno a correnti da nord-ovest, dovrebbero rimanere arenati ai versanti nord-alpini con qualche sconfinamento sul nord-est e in genere in Adriatico.

Successivamente il vortice potrebbe rientrare in gioco dai Balcani, influenzando a tratti il tempo del medio Adriatico e del meridione sino a domenica 22, prima di lasciar posto ad una nuova espansione dell’anticiclone delle Azzorre.

SINTESI PREVISIONALE DA MERCOLEDI 18 a MERCOLEDI 25 SETTEMBRE:
mercoledì 18: nuvoloso sulle zone alpine di confine con qualche nevicata portata da nord sino a 1500m, specie sui settori orientali, più sole procedendo verso la Valpadana, ma la sera possibili temporali sul Triveneto e poi sulla Romagna. Bello altrove. Venti in rotazione da nord. Temperature in calo sulle Alpi.

giovedì 19: bello al nord, ma ancora nubi residue sui settori confinali con brevi nevicate portate da nord, ventoso, rovesci su Romagna, medio Adriatico, instabile lungo la dorsale appenninica con rovesci o temporali sparsi, peggiora al sud entro fine giornata. Temperature in calo.

venerdì 20: bello al nord e su centrali tirreniche e Sardegna, ancora rovesci sul medio Adriatico e sul meridione, fresco e ventoso, specie al centro-sud.

sabato 21: rimonta anticiclonica e bel tempo mite ovunque, salvo residui addensamenti al sud e lungo l’Adriatico con qualche sporadico rovesci, ancora ventoso al sud.

domenica 22: bel tempo ovunque. Mite.

lunedì 23 e martedì 24: soleggiato su tutte le regioni. Clima mite.

mercoledì 25: possibile nuovo cambiamento del tempo a partire dal nord.

 

Autore : Alessio Grosso