00:00 19 Febbraio 2014

L’inverno potrebbe battere un colpetto ai primi di marzo portando anche NEVE

Dalla fine del mese discese più dirette delle saccature nel cuore del Mediterraneo centrale e apporti freddi più marcati con nevicate a bassa quota sia sulle Alpi che sugli Appennini.

Meglio tardi che mai per ascoltare almeno un "acutino" del Generale Inverno, davvero la pallida ombra di se stesso quest’anno. L’unica porta aperta al freddo è quella del nord Atlantico: da lì certo non ne arriva molto ma il freddo dell’est è lontano anni luce e non arriverà più.

Da invece nord la doppia azione a tenaglia di due anticicloni, quello delle Azzorre ad ovest e quello russo a est, FORSE determinerà la formazione di un canale depressionario proprio a ridosso del Mediterraneo centrale con ciclogenesi importante per i primi giorni di marzo, con calo termico e anche neve a quote basse sia sulle Alpi che sugli Appennini e temperature invernali, anche leggermente sotto la media del periodo. A seguire possibilità di una graduale espansione del’anticiclone verso levante, ma con possibile iniziale opposizione da parte di refoli freddi da nord-est, in grado di mantenere ancora attiva la circolazione depressionaria all’estremo sud almeno sino a mercoledì 5 marzo.

Spingersi oltre sarebbe sciocco oggi. Questo ci sembra già una notizia che conforta le tante opinioni espresse che partivano dalla seguente considerazione di base: il flusso perturbato atlantico deve rallentare, il vortice polare ormai è disturbato, non ci sono alternative. Partirà qualche scambio meridiano di calore. 

Chiaro: se ti rimonta l’anticiclone africano puoi chiacchierare quanto vuoi e la previsione diventa subito da cestinare, ma nessuna opzione al momento propone scenari simili in sede mediterranea per quel periodo, dunque è logico che i previsori diano credito alla soluzione che da più giorni trova spazio nei modelli matematici, quella di un esordio primaverile (il 1° marzo comincia la primavera meteorologica) tutt’altro che tranquillo e senza alcuna cerimonia di passaggio di consegne stagionali.

Se il disegno andasse in porto si tratterebbe del classico scatto d’orgoglio o del gol della bandiera dell’inverno, a meno che sull’Italia davvero non si scavi una voragine barica, il classico buco nero peraltro già osservato in altre occasioni. Dunque non diamo nulla per scontato.

SINTESI DA GIOVEDI 27 FEBBRAIO a GIOVEDI 6 MARZO:
giovedì 27 febbraio: maltempo sui vesanti adriatici e al sud con piogge e rovesci, schiarite altrove, tendenza a generale miglioramento. Clima fresco.

venerdì 28 febbraio: peggiora al nord-ovest con piogge e rovesci, neve oltre i 700-900m, entro sera estensione dei fenomeni al nord-est e sulla Toscana. Altrove ancora tempo discreto o buono ma con nubi in arrivo sul resto del centro. Calo termico al nord-ovest.

sabato 1 marzo: maltempo al centro-nord e sulla Campania, con piogge, rovesci, neve sulle Alpi oltre i 600-700m, in Appennino oltre i 600-800m, peggiora anche sul resto del Paese, clima abbastanza freddo, specie al nord.

domenica 2 marzo: ancora maltempo su gran parte d’Italia, ma migliora al nord-ovest, neve in Appennino e sulle Alpi orientali tra 400 e 700m, locali temporali nevosi possibili nel pomeriggio un po’ su tutto il centro-sud oltre i 300-600m. Freddo moderato.

lunedì 3 marzo: migliora ulteriormente al nord ma clima un po’ freddo, ancora instabile altrove, specie sul medio Adriatico e al sud con rovesci, temporali, locali grandinate e neve oltre i 500-600m in Appennino.

martedì 4 e mercoledì 5 marzo: ancora circolazione depressionaria all’estremo sud con tempo instabile, discreto altrove ma un po’ freddo per venti da nord-est.

giovedì 6 marzo: miglioramento ovunque, più mite.

Autore : Alessio Grosso