00:00 17 Marzo 2014

L’instabilità tornerà alla ribalta dell’Europa?

Potrebbero ben presto tornare a far parlare di se, l'instabilità ed il transito di perturbazioni veicolate sul Mediterraneo da una zonalità ancora piuttosto attiva. Dopo il guasto del tempo atteso nel prossimo fine settimana (sabato 22 - domenica 23) altre perturbazioni potrebbero fare capolino sul panorama meteorologico italiano ed europeo.

Potrebbe essere poco più di una parentesi la fase anticiclonica che attualmente tiene sotto scacco il tempo di quasi tutta Europa. Dopo aver presentato per diverso tempo i propri massimi anticiclonici nei settori settentrionali europei, l’alta pressione sta in queste ore trasferendosi al Mediterraneo, evidenziando l’inizio di quel processo di smantellamento che porterà al primo serio guasto del tempo di marzo 2014, atteso entro il fine settimana su sabato 22 e domenica 23.

A seguire la strada potrebbe rimanere spianata all’ingresso sul Mediterraneo di ulteriori sistemi perturbati che, spinti da una zonalità ancora piuttosto vivace, seguiterebbero ad influenzare il panorama atmosferico italiano, portandovi un tipo di tempo senza dubbio più mosso e dinamico rispetto a quello che stiamo vivendo attualmente.

Protagonista assoluto della scena, ancora una volta il flusso zonale che sospingerebbe sul Mediterraneo corpi nuvolosi ancora in grado di regalare precipitazioni organizzate che interesserebbero con maggiore frequenza i settori settentrionali della penisola. Trattandosi di previsioni a lungo termine, esse presentano ancora notevoli margini di incertezza, non è infatti ancora chiaro con quali modalità l’alta pressione andrà esaurendo la propria influenza sull’Europa e sul Mediterraneo, come conseguenza rendendo abbastanza incerta l’evoluzione del tempo attesa nel periodo successivo. Non sono nemmeno da escludere a priori nuove rimonte anticicloniche in Europa occidentale (alcune previsioni lasciano aperta questa strada) anche se in questo momento Meteolive ritiene possa trattarsi di un’ipotesi generalmente poco probabile.

Nel periodo preso in esame (martedì 25 marzo – mercoledì 2 aprile) il contesto termico non presenterebbe nessun particolare scossone verso il freddo anche se l’attenuazione del campo anticiclonico lungo lo stivale italiano porterebbe inevitabilmente delle ripercussioni sulla temperatura che risulterebbe senza dubbio più fresca rispetto ai valori termici attuali, sia al suolo che in quota.

Assai più difficile trarre delle conclusioni sull’aspetto precipitativo, anche se, come anticipato in precedenza, i settori tirrenici e quelli settentrionali della penisola sembrerebbero maggiormente esposti all’arrivo di nuova pioggia. Naturalmente dovesse presentarsi una nuova rimonta anticiclonica sui settori nord-occidentali del continente, il quadro precipitativo risulterebbe ribaltato, con piogge che in questo caso diverrebbero più probabili sui settori meridionali e sulle aree adriatiche.

Autore : William Demasi