00:00 20 Marzo 2013

L’Europa è fredda ed entro fine mese potrebbe ancora succedere di tutto

Analisi impietosa per la fine di marzo e la prima decade di aprile.

Le mappe a supporto mostrano una sintesi delle corse del modello americano che evidenziano ancora una volta quanto sia instabile la situazione, con l’ipotesi freddo di fine mese assolutamente da non scartare; nelle altre due mappe abbiamo scelto una "corsa" un po’ estrema, ma nemmeno tanto, che mette in risalto la possibile formazione di una depressione secondaria al nord, originatasi da un’ulteriore afflusso di aria fredda da est tra mercoledì 27 e giovedì 28 marzo.

Prima che l’anticiclone si decida a farsi spuntare la "gobba", la prima gobba di stagione, quella che ci catapulta di colpo in primavera avanzata, sembra possa esserci il tempo per un’ultima sfuriata invernale, moderata, ma pur sempre pronta a negarci il "cambio di abbigliamento".

L’Europa infatti è fredda, ancora troppo fredda per cambiarsi d’abito, e la depressione che verrà a farci visita nel fine settimana, ha tutta l’aria di voler risucchiare verso di sè almeno una parte di quel serbatoio carico di gelo presente sulla Russia.

Potrebbe così nascere tra mercoledì 27 e giovedì 28 persino una depressione secondaria sul settentrione, pronta poi a muoversi il centro-sud, trascinandosi dietro un carico ulteriore di precipitazioni e di freddo, con la neve pronta a baciare le quote collinari.

C’è poi anche un’altra opzione, pur sempre perturbata, che vedrebbe da ovest l’inserimento dell’ennesima figura depressionaria, pronta ad interagire con l’aria fredda affluita e regalando ancora neve sui monti e pioggia in pianura proprio a ridosso della Pasqua, ma ad onor del vero, per rinfrancar lo spirito, c’è anche la pur meno credibile opzione "soft", con l’anticiclone che proverebbe a chiudere tutti i discorsi con una Pasqua di sole, peraltro ancora un po’ variabile, ma certamente mite.

Insomma, la situazione è ancora un po’ confusa ma i punti fermi e più probabili sembrano poter essere questi:
1
la situazione rimarrà depressionaria sino a giovedì 28 con possibile afflusso moderato di aria fredda dall’est europeo dalle conseguenze incerte.

2 tra venerdì 29 e sabato 30 potrebbe esserci una tregua temporanea, subito seguita, per Pasqua 31 marzo e Pasquetta lunedì 1 aprile, dall’inserimento di una nuova figura depressionaria e dunque da piogge, con neve a quote progressivamente più alte sulle Alpi.

3 solo dopo il 2-3 aprile sarebbe concretamente possibile una prima, breve rimonta dell’anticiclone subtropicale con sensibile rialzo termico e qualche giorno veramente caldo.

Dunque sarà sufficiente avere un po’ di pazienza, in fondo non è colpa di nessuno (o meglio forse è colpa del Concilio di Nicea) se la Pasqua di quest’anno cade in un periodo ancora così prossimo all’inverno.

 

Autore : Alessio Grosso