Si naviga ormai con lo sguardo perennemente puntato a prua, per cercare di individuare quale potrebbe essere la linea di tendenza più logica in questa martoriata stagione invernale.
Nell'ultima settimana, le elaborazioni a nostra disposizione hanno stimato progressi verso situazioni più consone alla stagione in corso.
La natura però è pigra e preferirebbe portare avanti una situazione già ampiamente collaudata da mesi, con l'alta pressione sempre li, come un falco che agguanta un inverno flebile e morente.
La cartina che vedete poco sopra è estrapolata dal modello europeo ed è valida per la notte di venerdì 20 gennaio.
Tralasciando le singole emissioni (che in questi casi ed a questa distanza temporale valgono poco), direi di concentrarsi sui movimenti che potrebbe compiere l'alta pressione.
Per prima cosa, si nota la perdita quasi assoluta della radice sub-tropicale, responsabile dei continui spanciamenti che abbiamo avuto nelle settimane scorse in Italia.
Seconda cosa, la posizione maggiormente defilata (verso l'Oceano) che potrebbe assumere la figura stabilizzante. In poche parole, l'Europa occidentale sembra "liberarsi" dalla sua oppressione.
Basterebbero queste due mosse ridare un po' di fiato alla stagione invernale, non solo in Italia, ma su buona parte del settore occidentale europeo.
Eliminato l'ostacolo dell'alta pressione, l'aria fredda di matrice polare avrebbe in teoria campo libero verso l'Italia. Attenzione però! Con ciò non significa che da noi arriverà un freddo polare. Potrebbe benissimo arrivare un'ondata di maltempo dalla connotazione abbastanza mite, specie al centro-sud, qualora l'aria fredda si dirigesse verso il Mediterraneo occidentale.
Per avere il freddo, la corrente gelida dovrebbe dirigersi centralmente o leggermente ad oriente dell'Italia, ma questi sono dettagli che (al limite) si studieranno al momento del fatto.
Per il momento, attendiamo che le due mosse sopra elencate vadano a buon fine, poi il resto verrà da sè.