00:00 20 Novembre 2012

Il tempo da mercoledì 28 a giovedì 5 dicembre: perturbato e sempre più freddo?

Primi importanti sussulti invernali sull'Europa ed in parte sull'Italia? Proviamo a fare chiarezza riguardo il delicato passaggio stagionale tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre.

In barba alla famigerata soglia di sfondamento del NAM, attualmente già oltre il limite di +1.5, dal canto suo la troposfera continua a recitare un ruolo in gran parte disgiunto da quanto succede alle alte quote stratosferiche. I primi indizi di un possibile cambio di svolta invernale erano emerse dalle previsioni a lunghissimo termine relative a qualche giorno fa. In questo momento con i nuovi aggiornamenti a disposizione pare prendere sempre più corpo questa evoluzione con un graduale raffreddamento che interverrà sull’Europa dopo giovedì 29.

Il fattore scatenante che provocherà un calo della temperatura in chiave invernale sull’Europa sarà una depressione di origine atlantica che tra domenica 25 e martedì 27 coinvolgerà il Mediterraneo centro-occidentale (compresa l’Italia) con una nuova probabile fase di maltempo.

La stagione ormai avanzata ed il graduale trapasso dall’autunno all’inverno condizionerà le sorti di questa depressione che una volta giunta nel Mediterraneo richiamerà aria ancora più calda in direzione dell’Europa. Si tratterà probabilmente di un fuoco di paglia. Con l’arrivo di giovedì 29 questa depressione potrebbe a tutti gli effetti funzionare da polo attrattore nei confronti delle prime masse d’aria molto fredda che si faranno spazio a partire dal nord-est europeo.

Mentre l’Europa orientale e quella centrale molto probabilmente assisteranno ad un deciso calo della temperatura entro la fine di novembre, le sorti dell’Italia risultano ancora con un grosso margine d’incertezza. La stagione in realtà non è ancora del tutto preparata ad ospitare del freddo realmente intenso. Le ondate di freddo maggiori sul Mediterraneo si verificano solitamente dalla seconda metà di dicembre sino ai primi giorni di marzo.

Secondo gli aggiornamenti attuali pare infatti che il grosso dell’aria fredda possa restare confinato oltralpe. Sui paesi della Mitteleurope l’arrivo di dicembre potrebbe esordire con le prime giornate di gelo per tutto l’arco delle 24 ore. L’Italia verrebbe invece a trovarsi ai margini del dominio d’aria fredda che nel frattempo spadroneggerà su diversi settori d’Europa. 

Parte di quest’aria fredda farebbe comunque il suo ingresso al settentrione. Il nord Italia assisterebbe così all’arrivo del primo freddo più consistente non solo al suolo ma anche in quota. (sabato 1, domenica 2 dicembre)

Questo piccolo pacchetto di aria fredda affluita potrebbe già essere sufficiente a regalare qualche episodio nevoso a quote pianeggianti su alcuni settori del nord. (lunedì 3, martedì 4 dicembre)

Al centro ed al sud le cose andrebbero diversamente. La sinottica prevalente in questo caso sarebbe di tipo meridionale favorendo il mantenimento di uno standard termico non freddo anche per i primi giorni di dicembre.

Una relativa pausa dell’ondata fredda sull’Europa sarebbe prevista dal modello tra mercoledì 5 e giovedì 6 lasciando in eredità un suolo spolverato di bianco dalle prime nevicate a quote di pianura. Forti inversioni termiche in parte favorite dall’effetto albedo e dalle lunghissime notti dicembrine sarebbero protagoniste sia su val Padana che dei territori del centro ed est Europa.

Una nuova pulsazione fredda dalle latitudini polari sin verso l’Europa parrebbe infine profilarsi con l’arrivo della seconda decade di dicembre.

Autore : William Demasi