00:00 4 Luglio 2014

Estate 2014 ancora sotto il mirino dell’instabilità

Una situazione di grande incertezza previsionale caratterizza le linee di tendenza rivolte a lungo termine. Resta ancora molto difficile comprendere quello che sarà il reale comportamento del tempo nella seconda decade di luglio. Al vaglio le ipotesi più probabili.

" Una lunga sequenza di instabilità risulterà ancora una volta protagonista del tempo atmosferico italiano ed europeo entro i prossimi 15 giorni " 

Pare essere questo il responso del modello americano GFS per quanto riguarda la previsione sulla prima decade di luglio.

Nell’aggiornamento precedente avevamo lasciato in sospeso una linea di tendenza che lasciava aperto qualche spiraglio di speranza sulla possibilità che l’anticiclone delle Azzorre potesse espandersi verso i settori centrali del Mediterraneo. Speranza oggi puntualmente smentita dai nuovi aggiornamenti che prevedono scenari di instabilità protrarsi più a lungo nel tempo.

Quello che salta all’occhio sulla previsione attuale, rimane tuttavia una lenta ma graduale tendenza all’attenuazione del vigoroso flusso zonale atlantico che è stato protagonista della scena a cavallo tra fine giugno ed inizio luglio. Sull’Europa prenderebbe così il via un tipo diverso di circolazione, dominato più frequentemente da scambi meridiani di masse d’aria.

In questo frangente le aree anticicloniche avrebbero maggiori possibilità di espandersi verso i settori settentrionali dell’Europa, e questa per gli amanti del sole e del tempo da spiaggia non sarebbe affatto una buona notizia. Pur non contemplando più dinamiche legate all’attività dei venti occidentali oceanici, il tempo sull’Europa centrale e sull’Italia continuerebbe a restare saldamente ancorato sui binari dell’instabilità.

Dal canto suo il modello inglese ECMWF spezza una lancia a favore dell’anticiclone oceanico, ipotizzando tuttavia una sua distensione verso l’Europa centrale solo su distanze previsionali molto lunghe (lunedì 14 luglio). Complessivamente l’ago della bilancia propende quindi sul mantenimento di un regime d’instabilità piuttosto prolungato nel tempo. In questo panorama previsionale trova sempre meno spazio la possibilità di un ritorno in grande stile dell’Anticiclone delle Azzorre, sacrificato spesso e volentieri da continue e ripetute dinamiche d’instabilità.

Autore : William Demasi