00:00 17 Febbraio 2014

E se arrivasse un “piccolo inverno” marzolino?

L'Italia potrebbe ulteriormente sperimentare situazioni depressionarie, ma questa volta con caratteristiche più spiccatamente invernali, sia pure di tipo marzoline, cioè soft.

Modello americano che vira in maniera sempre più convinta verso una prima decade di marzo ancora votata all’instabilità sull’Italia, con affondi depressionari quasi obbligati da parte della saccature atlantiche impossibilitate a proseguire verso levante sia dalla tenace opposizione dell’alta pressione, che andrà rafforzandosi sull’est del Continente, sia per un fisiologico rallentamento della corrente a getto.

In altre parole sta per cominciare l’opera di smantellamento del vortice polare e, come accadde lo scorso anno, sia pure a tinte meno fosche, la primavera potrebbe rilevarsi alquanto instabile sul nostro Paese.

Andiamo però per gradi ed evitando di trarre conclusioni affrettate, limitiamoci ad analizzare la fine del febbraio e la prima decade di marzo, che davvero potrebbero conoscere situazioni perturbate differenti da quelle sperimentate sino ad ora. I peggioramenti in pratica giungerebbero da nord ovest e non da ovest, scavando depressioni al suolo al settentrione, in grado poi di muoversi gradualmente verso le regioni centro-meridionali.

In pratica tornerebbe a tratti in auge la "pista del Rodano", con l’aria fredda pronta a percorrerla e a favorire dunque ciclogenesi mediterranee. Se tutto andasse come prospettato dal modello americano, che vede da alcuni run una progressiva tendenza al raffreddamento del settore centro occidentale del Continente, l’Italia sperimenterebbe condizioni invernali moderate con nevicate anche a quote basse sia al nord che lungo la dorsale appenninica centro-meridionale, con temperature sotto la media anche sino a 3°C nelle Alpi e sino a 1°C sul resto d’Italia. 

Mal che vada, tenendo presente che le situazioni che puntano verso il freddo nel lungo termine vengono sempre ridimensionate, si tornerebbe in media e, considerando che sul meridione e sul medio Adriatico stanno localmente cadendo record storici di temperatura che resistevano localmente dagli anni 90, è chiaro che la cosa non passerebbe inosservata. 

SINTESI PREVISIONALE DA MARTEDI 25 a MERCOLEDI 5 MARZO 2014:
martedì 25
: nuovo peggioramento al nord e sull’alto e medio Tirreno con piogge e rovesci, limite della neve tra 700 e 1200m sul settore alpino. Sul resto del Paese asciutto. 

mercoledì 26: migliora al nord-ovest, moderato maltempo altrove, schiarite anche sulle centrali tirreniche, limite della neve sui 1200m su centro-est Alpi e sui 1200m anche lungo la dorsale appenninica. 

giovedì 27: temporaneo miglioramento ovunque.

venerdì 28: al nord passaggi nuvolosi con qualche pioggia sulla Liguria, nubi anche sulla Toscana, per il resto poco nuvoloso. Clima ancora leggermente mite per il periodo.

sabato 1° marzo-domenica 2 marzo : nuova perturbazione in azione al nord con formazione di una depressione che potrebbe estendere il maltempo anche al centro con piogge, rovesci, temporali e nevicate sulle Alpi oltre i 700m e in Appennino oltre i 1000m. Al sud peggiora sulla Campania con temporali, ancora parziali schiarite altrove.

lunedì 3 marzo: migliora al nord, maltempo al centro-sud con piogge, temporali e neve oltre gli 800-1000m in Appennino. Freddo moderato.

martedì 4 marzo: nuova saccatura in inserimento al nord con neve sino a quote collinari sul settore occidentale, peggiora anche sulla Toscana, poi sul resto del nord entro sera con neve a 700m. 

mercoledì 5 marzo: migliora al nord-ovest, maltempo tra nord-est e regioni centrali, neve a 500-700m, freddo moderato, peggiora anche al sud con rovesci e temporali.
 

 

Autore : Alessio Grosso