00:00 25 Settembre 2012

Dove potrebbe finire la prima saccatura di ottobre?

Una volta risolta la tempesta equinoziale che interesserà l'Italia in questi giorni, l'atmosfera sarà ben lungi dal ritrovare una situazione di stasi. I modelli di previsione già per i primi giorni di ottobre preannunciano l'ingresso di una nuova saccatura sul Paese. Dove potrebbe colpire questo nuovo affondo?

Una vasta figura di bassa pressione sta interessando l’Italia e buona parte dell’Europa in queste ore, portando con se una lunga scia di instabilità. La situazione dovrebbe rientrare solamente con l’arrivo del fine settimana quando il vasto complesso ciclonico non più alimentato da aria fredda dovrebbe attenuarsi gradualmente, portando però ancora qualche pioggia su alcune regioni italiane.

In seguito cosa succederà?

Dall’Europa settentrionale ulteriori offensive cicloniche non si faranno attendere troppo. Attualmente sia il modello inglese che quello americano pongono l’attenzione su di una nuova figura di bassa pressione che potrebbe prendere possesso dell’Europa centro-occidentale tra martedì 2 ottobre e giovedì 4 ottobre. 

La nuova offensiva perturbata prenderebbe vita ancora una volta da una ondulazione in sede atlantica che trascinerebbe una discesa di aria fredda nord-atlantica sin verso le medie latitudini. 

Ad agevolare questa situazione l’anticiclone delle Azzorre che resterà defilato in pieno oceano Atlantico lasciando scoperta una ferita sull’Europa occidentale. Questa dislocazione delle figure bariche sarà in grado di attirare a se ulteriori aree di bassa pressione con obbiettivo principale, l’Europa centro-occidentale.

La prima ondulazione del getto a 500hpa prenderebbe vita sul vicino oceano già lunedì primo ottobre concretizzandosi in un vero e proprio passaggio perturbato concentrato i giorni immediatamente successivi. 

Secondo il modello inglese ECMWF la nuova depressione avrebbe una componente più "artica". Introdurrebbe perciò sull’Italia un peggioramento del tempo associato a minori precipitazioni ma con un calo della temperatura maggiore in sede post frontale. (primo week-end di ottobre) 

Il modello americano GFS propone l’ingresso della nuova saccatura in posizione più occidentale. In questa sede sarebbe da aspettarsi una fase prefrontale più lunga e duratura in grado di portare con se fenomeni piovosi più abbondanti e meno sobbalzi termici. 

Incerta al momento anche la tempistica. Secondo "gli inglesi" infatti, la fase topica del nuovo passaggio interverrebbe non prima di giovedì 4 ottobre, "gli americani" prevedono invece un interessamento dell’Italia già da martedì 2 ottobre. 

 

 

Autore : William Demasi