00:00 15 Gennaio 2013

Depressioni nord-atlantiche porteranno una terza decade di gennaio perturbata?

L'arrivo della terza decade di gennaio potrebbe presentare il volto più irrequieto e perturbato dell'inverno 2012-2013. Perturbazioni nord-atlantiche in sequenza potrebbero determinare un tipo di tempo spesso piovoso e ventoso con quota neve non eccessivamente alta. Da monitorare l'attività delle depressioni cariche di aria artica in sede scandinava.

Nonostante gli effetti in troposfera del famigerato Stratwarming 2013 risulteranno piuttosto modesti, la terza decade di gennaio (forse anche inizio febbraio) potrebbero nonostante tutto presentarsi interessanti e movimentate. Definitivamente abbandonata la strada del grande gelo, i modelli deterministici ipotizzano quest’oggi un ritorno del flusso atlantico in grande stile quantomeno sull’Europa occidentale ed i paesi direttamente affacciati al bacino del Mediterraneo. 

Si tratterebbe in questo caso di un flusso atlantico direttamente alimentato da aria fredda di origine groenlandese che gettandosi con grande irruenza nelle tiepide acque dell’oceano Atlantico andrebbe generando molta vorticità e diverse depressioni. Il trasporto di queste depressioni sin verso il bacino del Mediterraneo risulterebbe facilitato da un continente europeo privo di anticicloni, reduce da una discreta ondata di freddo che in queste giornate impegnerà anche l’Italia.

Il lungo percorso che l’aria fredda groenlandese dovrà percorrere sin verso i nostri lidi determinerebbe un surriscaldamento delle masse d’aria soprattutto sui bassi livelli atmosferici. Resterebbe tuttavia inalterata la natura fredda ed instabile della massa d’aria in arrivo, consentendo così l’ingresso sul nostro Paese di diverse perturbazioni con quota neve non elevata. Una situazione di questo tipo porterebbe ripetute occasioni di neve soprattutto nei settori alpini (ma occasionalmente anche in Appennino) con un proseguimento della stagione invernale alpina su livelli eccellenti dopo la ricaduta avvenuta tra Capodanno e Befana.

Risulterà infine da monitorare l’attività di alcune depressioni cariche di aria molto fredda a tutte le quote che spadroneggeranno sulla penisola Scandinava. Queste depressioni altro non saranno che un’eredità lasciata dai modesti effetti in troposfera dello Stratwarming appena verificatosi.

Sintesi previsionale da mercoledì 23 a giovedì 31:

Mercoledì 23: sul nostro Paese transita un veloce impulso perturbato da ovest verso est con precipitazioni soprattutto al centro ed al nord. Quota neve modesta soprattutto al nord. Temperature invariate, fresche al nord, più tiepide al centro-sud.

Giovedì 24: nuovo sistema perturbato si avvicina all’Italia portando un discreto carico precipitativo con le regioni del centro-nord nuovamente in pole.

Venerdì 25 – Sabato 26: tempo ventoso e perturbato su gran parte del Paese con precipitazioni soprattutto sul centro e sul nord. Venerdì tregua precipitativa sulle regioni settentrionali con modesto calo termico soprattutto in quota.

Domenica 27: relativa tregua su gran parte del Paese. Ultime incertezze al meridione, tempo buono su versanti tirrenici e regioni settentrionali con temperature in ripresa.

Lunedì 28 – Martedì 29: nuova intensa depressione sull’Europa occidentale determina corposa avvezione sciroccale su tutta Italia. Aumento delle temperature soprattutto al settentrione con quota neve in salita e precipitazioni copiose.

Mercoledì 30 – Giovedì 31: La parte fredda della depressione si avvicina al Mediterraneo centrale. Ancora precipitazioni diffuse su tutto il Paese con tendenza a nuovo calo termico sulle regioni del nord con quota neve nuovamente più bassa. (previsione da confermare)

Autore : William Demasi