00:00 3 Gennaio 2013

Con l’arrivo della seconda decade di gennaio giungerà il grande inverno?

Grandi manovre stratosferiche potrebbero influenzare il tempo atmosferico della seconda metà di gennaio.

L’arrivo della seconda decade di gennaio potrebbe finalmente presentare i primi effetti delle vaste manovre stratosferiche che stanno verificandosi in questi giorni. Un forte riscaldamento della stratosfera concentrato nel continente euroasiatico qualora dovesse riuscire ad espandersi sino ai bassi livelli atmosferici potrebbe determinare le sorti del nocciolo duro della stagione invernale. A tal proposito quest’oggi qualche segnale in più pare essere evidenziato anche dai Global Models che prevedono un graduale indebolimento del lobo canadese del Vortice Polare che con tutta probabilità consentirà un graduale raffreddamento dell’Europa nord-orientale già nel corso di questa settimana. 

Quello che potrebbe succedere a livello emisferico nei prossimi giorni sarà del tutto peculiare e potrebbe avere degli effetti rilevanti sulla circolazione atmosferica prevista in Europa dopo metà mese. Il grosso surriscaldamento stratosferico potrebbe infatti portare ad una suddivisione del Vortice Polare in due lobi, il primo andrebbe isolandosi in area canadese, il secondo sul continente euroasiatico in moto retrogrado da est verso ovest sin verso il continente europeo.

Nel mezzo di questi due grandi poli di gelo una fascia anticiclonica che sarebbe in parte frutto dell’elevazione dell’anticiclone pacifico sin verso le latitudini polari, ed in parte della timida espansione verso nord dell’onda anticiclonica atlantica. Se questo "patto d’alleanza" tra le due onde anticicloniche dovesse andare a buon fine, l’azione retrograda potrebbe raggiungere la sua massima espressione sul continente europeo determinando persino un’ondata di gelo storica.

Qualora l’attività dell’anticiclone Atlantico restasse sopita, il freddo avrebbe molta più difficoltà a raggiungere il Mediterraneo limitandosi ad interessare la penisola Scandinava e l’Europa nord-orientale. Attualmente i margini di dubbio maggiori riguardano proprio la famigerata attività della wave 2. (onda anticiclonica atlantica)

Possibile linea di tendenza da venerdì 11 gennaio a sabato 19 gennaio:

Venerdì 11-sabato 12: una massa d’aria molto fredda scenderà sin verso l’Europa centro-orientale determinando un forte raffreddamento delle temperature con valori di gelo. Resta incerta al momento la possibilità che questa ondata di gelo possa coinvolgere o meno il nostro Paese.

Domenica 13-lunedì 14: un certo calo del geopotenziale sull’Europa occidentale potrebbe favorire la formazione di qualche corpo nuvoloso diretto al centro ed al nord con neve a bassa quota segnatamente al nord.

Martedì 15-mercoledì 16: relativa tregua con atmosfera fresca al centro ed al nord, leggermente più mite al sud con tempo buono quasi ovunque. Persiste il gran freddo sull’Europa centro-orientale.

Giovedì 17-venerdì 19: vasta e profonda depressione atlantica alimentata da aria artica molto fredda prende conquista dell’Europa determinando un peggioramento diffuso del tempo anche sull’Italia. (previsione da confermare)

Autore : William Demasi