00:00 17 Dicembre 2013

Avviati verso un periodo atmosferico votato alla CRESCENTE instabilità

Con l'arrivo delle festività natalizie il tempo atmosferico in Europa e sul Mediterraneo verrà influenzato sempre più incisivamente dall'irruenza del flusso perturbato atlantico legato all'abbassamento del fronte polare che potrebbe arrivare a lambire le coste settentrionali del Mediterraneo.

Nonostante l’esordio di questo inverno meteorologico stringa l’occhiolino neanche tanto lontanamente agli standard anticiclonici che hanno caratterizzato gli inverni degli anni 90′, la parte finale del mese potrebbe presentare alcune sorprese in più. Una vera e propria "esplosione" di vorticità provocate dall’ulteriore raffreddamento della massa d’aria artica al di sopra della regione polare, potrebbe avviare un periodo atmosferico assai più dinamico e dominato da una circolazione assai sostenuta di venti occidentali a spazzare l’intera Europa.

In questo contesto sarebbe logico aspettarsi un periodo natalizio dominato da un tipo di tempo "oceanico", non eccessivamente freddo ma piuttosto umido ed assai ventoso. L’avvio di questa nuova fase d’instabilità atmosferica, almeno inizialmente manterrebbe standard assai miti, sarebbe infatti ancora forte l’influenza avuta sinora da parte di masse d’aria d’estrazione temperata mediterranea. Nella seconda fase (superato il giorno di Santo Stefano) il tempo atmosferico andrebbe invece avviandosi verso un graduale ribasso della temperatura provocata da un abbassamento del fronte polare che andrebbe a lambire i settori settentrionali del Mediterraneo. La temperatura si manterrebbe comunque ben lontana dagli standard di gran freddo caratteristici dei flussi da nord o da est ma potrebbe comunque garantire degli apporti nevosi sul Alpi ed Appennini a quote non troppo alte.

La caratteristica dominante di tutto il periodo preso in esame (terza decade di dicembre – primi giorni di gennaio 2014) sarebbe infatti la prevalenza di una circolazione occidentale su tutta l’Europa. I rigori del freddo portati dalle masse d’aria continentali, sarebbero relegati al cuore del continente euroasiatico mentre il flusso di correnti relativamente miti di estrazione atlantica, riuscirebbero a spingersi sino al cuore della Russia europea al confine con i monti Urali.

Sintesi previsionale da mercoledì 25 (giorno di Natale) a giovedì 2 gennaio:

Mercoledì 25, Natale: peggioramento del tempo in arrivo sulle regioni del centro e del nord con piogge diffuse lungo le coste tirreniche centrali e settentrionali, quota neve oltre i 1300 – 1500 metri su Alpi. Venti di Libeccio abbastanza tesi, temperature stazionarie su valori miti.

Giovedì 26, Santo Stefano: miglioramento del tempo sulle regioni del nord, nubi più compatte sulle regioni centrali e su parte di quelle meridionali. Venti molto tesi di Libeccio, calo della temperatura avvertibile soprattutto in quota a partire dalle regioni settentrionali, stazionarie su valori miti sul resto del Paese.

Venerdì 27 – sabato 28 – domenica 29: una nuova perturbazione attraversa l’Italia portando precipitazioni diffuse soprattutto ai versanti tirrenici. La ventilazione seguiterà a risultare meridionale con temperature miti al centro ed al sud, più fresche al nord con quota neve sino a 1000 metri.

Tendenza ulteriore da lunedì 30 dicembre 2013 a giovedì 2 gennaio 2014: nubi e precipitazioni concentrate questa volta sui settori centro-meridionali del Paese con temperature che diverranno più fresche un pò su tutto lo stivale. Ventilazione tendente a divenire settentrionale con schiarite sempre più ampie a partire dalle regioni del nord.

Autore : William Demasi