00:00 5 Ottobre 2011

Arriveremo alle piogge autunnali classiche?

Strada ancora lunga e tortuosa, ma con un po' di fortuna la situazione potrebbe volgere ad un deciso cambiamento.

In autunno si aspettano le piogge, non certo una prosecuzione infinita dell’estate. Le piogge autunnali sull’Italia possono arrivano soprattutto con l’aria fredda in Adriatico e al sud, mentre occorre quella umida e sostanzialmente mite per il resto d’Italia. Dunque cominciamo ad accontentare metà del Paese con l’aria fredda in arrivo, per il secondo probabilmente bisognerà avere ancora un po’ di pazienza.

Tra l’11 ed il 15 ottobre l’ipotesi più semplice sarebbe quella di cavalcare l’onda dell’anticiclone e prevederne un nuovo placido spanciamento sui cieli italiani, soluzione semplice che renderebbe merito alla legge della persistenza, ma questa volta NON la più probabile.

Infatti è possibile che, dopo la prima sfuriata, l’aria fredda ci prenda gusto e si mette di nuovo in moto quasi con la stessa traiettoria tra l’11 ed il 13, cioè recando della variabilità in Adriatico e ancora tempo instabile al sud, senza dimenticare i soliti fiocchi sui rilievi alpini di confine. Ma proprio da qui partirebbe una novità. Questa volta l’aria fredda non scapperebbe via rapidamente, ma tenderebbe a rientrare da est, scavando una sorta di tunnel nella pancia dell’anticiclone e finendo per instabilizzare il tempo di tutto il Paese, aprendo di fatto la strada alla penetrazione delle saccature atlantiche.

Il disegno prevederebbe dunque una sorta di depressione esca, magari a debole gradiente, attorno alla quale le saccature andrebbero a lanciare l’ancora per inviarci le tanto attese precipitazioni autunnali che, badate bene, non è comunque detto debbano arrivare proprio ad ottobre, si può in fondo attendere anche il mese di novembre.

C’è però da dire che diverse regioni ormai cominciano a soffrire di siccità, in primis la Toscana, dunque prima succede, meglio è.

Lo scoglio sarà comunque costituito da quella penetrazione, che peraltro noi abbiamo inseguito anche a settembre senza successo. Ricorderete i titoli: "il gigante dai piedi d’argilla" riferito proprio alla possibilità che l’anticiclone implodesse per uno sgambetto nel Mediterraneo.

Non è stato così perchè ha mostrato di che tempra è fatto. Alcuni modelli disegnano oggi scenari molto favorevoli ad una sua persistenza ad oltranza, noi invece riteniamo ampiamente possibile, fino a definitiva smentita, che resti aperta la porta balcanica, sarebbe già qualcosa.

Autore : Alessio Grosso