00:00 31 Gennaio 2013

Ago della bilancia sbilanciato sempre più verso il freddo

L'avvio di un periodo dominato da intensi scambi meridiani diventa sempre più probabile: cerchiamo di capirne assieme le ragioni tracciando una possibile evoluzione del tempo atmosferico tra la prima e la seconda decade di febbraio. Un progressivo raffreddamento della temperatura potrebbe coinvolgere diversi settori d'Europa.

L’arrivo del mese di febbraio sancisce spesso l’avvio di un periodo invernale dominato da una maggiore vivacità atmosferica del tempo alle medie latitudini. L’aumento dell’irraggiamento solare da un lato favorisce la genesi dell’instabilità, dall’altro lato determina un aumento della calura sulle fasce subtropicali le quali spesso e volentieri forniscono l’input fondamentale alla generazione di blocchi altopressori diretti verso le estreme latitudini settentrionali.

D’altro canto la debolezza del Vortice Polare col passare delle settimane diventa sempre più evidente portando ad una progressiva attenuazione dei venti zonali previsti alle alte latitudini. Questo fenomeno di rallentamento della ventilazione zonale rientra nel normale comportamento atmosferico caratteristico del mese di febbraio quando per sua intrinseca natura il Vortice Polare tende a perdere gradualmente in compattezza.

Tutti questi elementi sommati assieme potrebbero a tutti gli effetti determinare l’avvio di un discreto periodo invernale anche sul nostro Paese, forse il migliore di questo inverno. Interverrebbe a nostro aiuto una provvidenziale elevazione dell’anticiclone azzorriano al fine di creare un blocking disteso lungo i meridiani dell’oceano Atlantico. Dall’artico scandinavo partirebbero così una serie di impulsi diretti al cuore dell’Europa e del Mediterraneo che determinerebbero un progressivo raffreddamento del continente con risvolti ancora da valutare nel dettaglio.

Si tratterebbe in un primo momento di aria artica-marittima, gelida soprattutto in quota e solo moderatamente fredda al livello del suolo. Questa stessa massa d’aria potrebbe tuttavia subire processi di continentalizzazione col passare dei giorni determinando un calo delle temperature più deciso anche al suolo.

Tendenza previsionale da venerdì 8 febbraio a sabato 16 febbraio:

Venerdì 8  – sabato 9 – domenica 10: vasta circolazione di aria fredda interessa l’Italia determinando un tipo di tempo assai ventoso e freddo specialmente sulle regioni del centro e del nord. Qualche nube e delle precipitazioni nevose a quote prossime al piano lungo i versanti adriatici. Ventilazione settentrionale tendente a divenire da est nella giornata di domenica 10 con ulteriore lieve calo della temperatura alle quote pianeggianti.

Lunedì 11 – martedì 12: si attenua il flusso di aria fredda diretto al nostro Paese. Timida ripresa delle temperature soprattutto in quota. Da valutare la possibile interazione tra freddo affluito ed alcune depressioni collocate sull’Europa occidentale.

Mercoledì 13 – giovedì 14: fase di transizione con atmosfera freddina e venti moderati orientali con tempo buono al centro-nord. Qualche nube e possibilità di precipitazioni sull’Italia meridionale.

Venerdì 15 – sabato 16: depressione sui mari occidentali italiani determina nuova fase di maltempo sull’Italia con precipitazioni diffuse su diversi settori del Paese. Temperature piuttosto fredde al nord ed al centro, relativamente più mite al sud.

 

Autore : William Demasi