00:00 18 Dicembre 2013

A piccoli passi verso il tramonto dell’anticiclone…

Entro le festività natalizie prenderà il via una nuova fase di dinamicità atmosferica? Probabile ma sono necessarie ancora diverse conferme.

L’anticiclone che nelle ultime settimane ha tenuto sotto scacco vaste zone dell’Europa centrale ed occidentale, pare ormai indebolirsi lasciando spazio all’incalzare delle vorticità legate ad un flusso atlantico in grande spolvero a partire dai settori nord-occidentali del continente.

In questi giorni un evento di raffreddamento stratosferico di grande portata (stratcooling), sta portando i propri effetti anche sulla sottostante fascia troposferica, determinando un ulteriore compattamento e raffreddamento del Vortice Polare sul comparto canadese e groenlandese. Da questo settore dell’emisfero prenderà il via l’attacco all’anticiclone delle Azzorre che, seppur con fatica, dovrà lasciar spazio all’espansione del fronte polare sin verso le medie latitudini.

L’anticiclone azzorriano verrà schiacciato letterlamente come una sogliola dalla jet stream in uscita dal comparto canadese, evento precursore di un notevole rinforzo delle velocità zonali attese sull’intero continente europeo entro il periodo natalizio. L’ulteriore raffreddamento previsto sul settore canadese e groenlandese, determinerà una vera e propria "esplosione" delle cosiddette "vorticità potenziali", insite all’interno delle masse d’aria polari, vorticità che determineranno una notevole espansione del fronte polare sin verso i settori centrali europei, potendo così coinvolgere con le proprie spire anche i settori settentrionali italiani.

Ritorneranno il freddo e la pioggia?

L’avvio di una fase dominata da un fitto letto di correnti occidentali a "spazzare" l’Europa da ovest ad est, non prelude mai all’arrivo del freddo sulla nostra penisola. Nonostante le vorticità sopraccitate derivino da imponenti discese d’aria fredda artica al di sopra di un contesto più tiepido quale l’oceano Atlantico, nel lungo tragitto sino all’Europa, queste masse d’aria perdono le loro caratteristiche gelide, presentandosi sul nostro continente come un flusso di correnti in grado di generare molta instabilità ma senza portare con sè forti ribassi della temperatura.

Il primo step della fase "post-anticiclone" stringerà quindi l’occhiolino per la pioggia ma non per il freddo intenso, avendo comunque il merito di riportare precipitazioni nevose abbastanza "regolari" sul Paese, con la prospettiva di un buon innevamento alpino a partire dai 1200 – 1400 metri di quota.

Sintesi previsionale da giovedì 26 (giorno di Santo Stefano) a venerdì 3 gennaio 2014:

Giovedì 26, Santo Stefano: nuvoloso ed a tratti piovoso soprattutto lungo le coste tirreniche centrali e settentrionali con possibile mareggiata di Libeccio. Occasione per nevicate sulle Alpi ma temperature attestate su valori non freddi. Atmosfera molto "oceanica".

Venerdì 27 – sabato 28: permangono condizioni ventose ed assai variabili soprattutto sul centro e sul nord Italia. Temperature in graduale ribasso a partire dai settori settentrionali, neve sulle Alpi soprattutto nei settori confinali.

Domenica 29 – lunedì 30: una maggiore ondulazione del getto potrebbe favorire l’arrivo di una temporanea fase più fredda che porterebbe precipitazioni a macchia di leopardo sul Paese, con neve a quote non troppo elevate soprattutto al centro-nord. Temperature in calo con ventilazione moderata.

Martedì 31 dicembre 2013 – mercoledì 1 gennaio 2014 (CAPODANNO): temporanea distensione anticiclonica con tempo in miglioramento su tutto il Paese e temperature tendenti al rialzo.

Tendenza ulteriore: i primi giorni del gennaio 2014 potrebbero essere caratterizzati ancora da una circolazione occidentale in grado di proporre di tanto in tanto qualche passaggio frontale in un contesto non troppo freddo (da confermare).

 

Autore : William Demasi