00:00 18 Settembre 2017

Quest’aria fredda? Una manna! Ecco perché!

Raffreddare il mare precocemente determina un minor rischio alluvionale da ottobre in poi.

Si parla tanto di autunno pericoloso dopo un’estate eccezionalmente calda che ha riscaldato ben oltre misura i nostri mari.

Vero, il pericolo potenziale c’è, ma questo settembre sta già contribuendo a limare parzialmente il rischio di eventi estremi nel corso dei prossimi mesi; l’aria fredda o molto fresca di origine artica che è già affluita su nord e parte del centro e che entro martedì prenderà possesso anche del meridione, contribuirà certamente ad abbassare un po’ le temperature superficiali delle acque del Mediterraneo.

Magari non sarà risolutiva poiché l’inerzia termica del mare è risaputa (in pratica il mare impiega molto più tempo a raffreddarsi rispetto alla terraferma) ma è comunque un passo avanti verso la normalità stagionale.

Se anche settembre fosse risultato caldo su tutto il Paese come i mesi appena trascorsi, probabilmente tra ottobre e novembre sarebbe successo di tutto. Ovvio che il rischio alluvioni non è stato affatto scongiurato, ma un mese complessivamente più fresco della norma lo si aspettava da tempo ed è arrivato nel momento giusto, anche per ridare un po’ di ossigeno a quei ghiacciai violentati e mutilati dalla calura impietosa dell’estate.

Ad incidere sul loro ritiro infatti, oltre ai valori di temperatura costantemente elevati, sta infatti giocando un ruolo di primo piano, l’assenza sempre più preoccupante di nevicate nel periodo pre-autunnale di settembre ed ottobre, in grado di bloccare una volta per tutte l’ablazione che avviene nel semestre caldo. Meno male allora che ne sta arrivando una!

Tutta quest’aria fresca o fredda sta insomma dando una mano non trascurabile: certo molti sono stati sorpresi da questo repentino cambiamento stagionale, alcuni hanno accolto sbuffando l’idea di doversi infilare una felpa e addirittura un giubbotto a metà settembre, ma in fondo è un sacrificio minimo rispetto a quanto potremmo pagare se il mare si decidesse a scatenarsi nel corso dei prossimi mesi.
 

Autore : Alessio Grosso