00:00 6 Febbraio 2012

Non è ancora il momento dei bilanci

Gelate e nevicate storiche, ma aspettiamo ad archiviare questa severa fase fredda.

Paragonare un evento storico ad altri eventi storici è sempre molto difficile, perchè a fronte di un impianto barico votato al gelo e alla neve, non per tutti derivano conseguenze estreme. Lo è stato ad esempio per la Romagna, ma altrove bisognerà fare opportuni raffronti con quanto accaduto nel gennaio del 2005, poi nel dicembre 96, nel febbraio 91.

Ad esempio pochi ricordano che nel febbraio del 94 in Valpadana fece un freddo eccezionale, così come altri hanno totalmente dimenticato i -10°C post neve del gennaio 2009 sul nord-ovest. 

Completamente dimenticata invece la nevicata del 1986 su Roma, in alcune zone anche più abbondante di quella di questa stagione. Si fa fatica poi ad inquadrare un evento nel suo insieme prima che questo possa unanimemente dirsi terminato. Infatti c’è ancora da vivere un’appendice perturbata importante nel fine settimana, che potrebbe ulteriornente arricchire di bianco la storia di questo estremo febbraio 2012.

Stavolta potrebbe farne le spese la Toscana, l’Umbria, ancora le Marche e l’Abruzzo e forse anche il nord. Se anche questa volta al nord-est non dovesse accadere nulla, loro ricorderanno molto poco di questa ondata di gelo, se non la stranezza di aver visto ben poca neve svolazzare nell’aria. Stesso discorso potrebbero farlo i siciliani, dove le temperature si mantenute più miti rispetto al resto del Paese. Loro ricorderanno soprattutto quanto accaduto nell’arco di tutto l’autunno scorso e all’inizio dell’inverno, che li ha visti protagonisti di precipitazioni abbondantissimi e anche di momenti davvero freddi.

Dunque aspettiamo ancora prima di tracciare un bilancio definitivo di questa "botta" siberiana. 

Autore : Alessio Grosso