00:00 10 Luglio 2015

MARI ITALIANI: stanno “BOLLENDO”

Il Mare Nostrum si sta scaldando troppo davvero troppo...

Non si può restare indifferenti davanti ad una carta del genere. E’ abbastanza normale che in estate faccia caldo, ma le temperature degli specchi di mare che circondano la nostra Penisola (registrate negli ultimi giorni) rasentano l’orlo dell’inquietudine.

Solitamente, il calderone mediterraneo presenta temperature elevate nella seconda parte dell’estate (fine agosto-settembre). Durante la prima decade di luglio, il Mare Nostrum "ricorda" (o meglio "dovrebbe ricordare") l’instabilità primaverile e soprattutto i rigori dei mesi invernali passati. In altre parole, la "latenza termica" del mare dovrebbe compensare il riscaldamento del sole, garantendo temperature superficiali ancora relativamente fresche.

I valori registrati sul Mar Ligure e su diversi settori del Tirreno oscillano tra 27 e 28°. Tali valori non dovrebbero essere toccati nemmeno alla fine dell’estate. Il fatto che si stiano registrano durante la prima decade di luglio fa indubbiamente riflettere sulla portata del caldo (e più in generale del "sopramedia termico") in cui siamo immersi ormai da molto…troppo tempo.

Come se non bastasse, il caldo continuerà ad aggredire l’Italia anche nei prossimi giorni. Di conseguenza, tra la metà e la fine della settimana prossima si potrebbero toccare 30° di temperatura superficiale su alcuni settori del Mediterraneo, un valore TROPICALE a tutti gli effetti.

Temperature del mare così elevate quali effetti potrebbero comportare (in campo meteo) sulla nostra Penisola? Fin tanto che ci sarà alta pressione sul Mediterraneo non succederà niente, al massimo si potrà riscontrare una decisa attenuazione del regime delle brezze sottocosta durante le ore del pomeriggio.

Se per qualche motivo, una perturbazione ricolma di aria fresca/fredda dovesse fare il suo ingresso sul Mediterraneo nelle prossime settimane, l’energia TERMICA in eccesso non si dissiperebbe, ma verrebbe convertita (secondo il principio di conservazione dell’energia) in energia ELETTRICA (fulmini) e MECCANICA (pioggia, grandine, vento forte ed eventuali fenomeni vorticosi). In altre parole, i fenomeni annessi ad una normale perturbazione potrebbero essere POTENZIATI da questo surplus di energia proveniente dal basso. Ciò risulta abbastanza inquietante anche in previsione del prossimo autunno.

 

Autore : Paolo Bonino