00:00 18 Gennaio 2008

La stagione tradisce sul più bello? Prendiamola con filosofia e apprezziamo quanto di buono comporta la mitezza dell’aria

Qualche volta dimentichiamo di vivere a due passi dall'Africa.

Tutti immaginano sempre un inverno freddo e nevoso senza rendersi conto che vivere in Italia non è come vivere in Finlandia. Negli ultimi 25-30 anni lo spostamento della cella di Hadley verso nord ha determinato una maggiore invadenza dell’anticiclone africano alle nostre latitudini.

E così sia in inverno che in qualunque altra stagione quando lui decide di intervenire le temperature puntano verso l’alto e se accade d’inverno solo la comparsa della nebbia è in grado di mascherare con un po’ di freddo umido la sua azione, altrimenti è facile ritrovarsi a convivere con temperature decisamente primaverili.

Ormai però noi italiani dovremmo esserci abituati a questo tipo di situazione: nei giardini interni delle case di città spesso già a metà febbraio esplode la fioritura della forsizia e le gemme si mostrano coraggiose sulla vegetazione già nei primi giorni di marzo.

Dunque niente di scandaloso. Anzi, forse è questa la norma a cui dovremo cercare di abituarci prendendo anche quanto c’è di buono in questa svolta mite del clima. Lo faremmo senza troppi patemi se non ci fossero gli strilloni incessanti dei soliti ambientalisti.

Pensiamo a quanto gasolio e quanto metano risparmiato in un inverno più mite e dunque a quanto inquinamento in meno, a quante passeggiate in più all’aria aperta potete fare con il vostro bambino, a quanti incidenti in meno per il ghiaccio sulle strade, insomma i lati positivi ci sono e non sono certamente pochi.

Inutile aggiungere però che se neve e freddo dovessero farsi comunque vivi li accoglieremmo a braccia aperte, perchè per loro nutriamo un affetto particolare e perchè il bianco fa anche business, non solo per gli operatori turistici ma anche per chi lavora in ambito meteorologico, se l’anticiclone rimanesse con noi per un anno intero potremmo infatti anche essere costretti a cambiare lavoro…
Autore : Alessio Grosso