00:00 21 Agosto 2001

La meteorologia e Internet

Uno spiraglio tra luoghi comuni e la rete

Stanno già per finire i 90 giorni estivi per i quali un po’ tutti ansimiamo durante l’anno, imprecando forse in inverno per la troppa pioggia o il troppo freddo, disperandoci in autunno per l’insolita elevata temperatura o stupendoci di vedere la neve in collina in primavera.

E poi l’estate, con i divertenti mass-media che sparano temperature record 24 ore su 24, valori dell’umidità superiori al 100%, confondendo violenti temporali di fine stagione con uragani veri e propri….
Tutto questo fa parte della nostra cultura e il meteorologo (e l’appassionato) si prodigano dalla mattina alla sera sui propri luoghi di studio o lavoro nel tentare di porre un freno a notizie diramate con ignoranza vera e propria della materia.
Internet in questi anni però, a mio modo di vedere, sta cambiando notevolmente le carte in tavola, offrendo a chiunque la possibilità di approfondire ambiti complessi come quello meteorologico, ma soprattutto di venir fuori da un dedalo di luoghi comuni e stupidaggini che viaggiano a braccetto (ingiustamente) con questa bella e strana scienza.

Chiunque lo voglia può consultare carte di previsione, immagini satellitari, partecipare a forum di discussione, leggere articoli destinati ad esperti e non e tanto altro ancora: avendo la possibilità tra l’altro di consultare ed interagire con documentazioni scientifiche e database di dati che qualsiasi appassionato avrebbe pagato oro fino a pochissimi anni fa: insomma una miniera di informazioni, siti, modelli, che chiunque non solo può consultare, ma comprendere a fondo grazie ad un mondo (quello di Internet) in continuo sviluppo e crescita (almeno in ambito scientifico).

Così, anche solo per capire perché la classica domanda “Colonnello scusi, che tempo farà la prossima estate?” sia non avventata o mal posta, ma assurda ed improponibile solo perché nessun esperto o modello è capace di spingersi realisticamente a previsioni superiori ai 10 giorni; oppure più semplicemente per comprendere come 40°c in Sicilia in pieno luglio non siano l’anteposto di una catastrofe, ma solo un valore per niente anomalo di temperatura per quel luogo e per quel periodo dell’anno.

Tutti sappiamo comunque come Internet (come ogni mezzo di comunicazione di massa) possa essere anche utilizzato distortamente, o peggio per compiere o facilitare comportamenti criminali; comunque il vantaggio in ambito scientifico è innegabile, anche se starà ad utenti ed esperti dei vari settori assicurare una crescita armoniosa (e al servizio dell’uomo) della rete stessa.
Autore : Stefano Carnevali