Inverno appeso ad un filo…
Situazione al limite dell'imbarazzo anche per i previsori.
L‘est continua a tradire e deludere i previsori; da tempo la circolazione spiccatamente orientale non sembra rientrare nel menu del ristorante del tempo, che cucina quasi sempre gli stessi piatti. (Salvo rare eccezioni)
Oltretutto quando il cuoco sembra deciso ad introdurlo come "piatto del giorno" e compra anche gli ingredienti al mercato, all’ultimo momento cambia idea e torna alla cucina tradizionale, fatta di tanto anticiclone e di correnti da ovest.
Le uniche zone che riescono di tanto in tanto a risentire di correnti nord orientali sono quelle del medio Adriatico e del meridione, ma gli effetti anche per loro risultano molto più modesti rispetto al passato.
L’inverno che sembrava promettere di fare sfracelli, dopo quanto osservato in stratosfera a fine dicembre, in realtà in Europa sta deludendo ancora una volta i suoi innamorati e il risentimento degli appassionati è doppio rispetto a quello che si riscontra ormai in quasi tutte le stagioni invernali, proprio perchè le aspettative erano altissime.
Abbiamo già analizzato ampiamente quali sono le problematiche che si presentano sull’Europa nel cuore dell’inverno, ma che in realtà risultano tali anche in piena estate, con quell’anticiclone africano a dominare la scena ormai per settimane.
Sembra incredibile ma il comportamento del vortice polare stratosferico trova molti più riscontri in troposfera quando si ricompatta, rispetto a quando si osservano fasi di smembramento dovute ad iniezioni di aria calda, in più mettici il solito mastodontico anticiclone e il gioco è fatto.
Cosi ecco l’inverno trascinarsi stancamento verso la sua conclusione: ormai solo un evento clamoroso, da nord o da est potrà arrestare almeno temporaneamente il cammino verso la primavera.
Se non intervenisse infatti uno sbilanciamento dell’anticiclone verso nord o una frenata della corrente a getto, la primavera potrebbe presentarsi anticipata, così come anticipate potrebbero risultare le allergie, figlie di un risveglio vegetativo troppo precoce.
E interverrà questa frenata? Statisticamente dovrebbe intervenire entro fine mese, anche l’esperienza del previsore la suggerisce, magari senza provocare chissà quali sfracelli, ma potrebbe anzi dovrebbe esserci.
Sino ad allora i disturbi saranno limitati ai lembi del mantello anticiclonico, gli altri sperimenteranno mitezze diurne in fondo gradite ai più.
Autore : Alessio Grosso