00:00 18 Marzo 2002

Il tempo è distratto? Nient’affatto

Il popolo degli appassionati è in subbuglio e accusa il tempo di immobilismo.

Se fino a qualche anno fa eravate abituati a farvi servire il caffé a letto, negli ultimi tempo siete costretti ad alzarvi e a prepararvelo da soli. Come mai? La moglie si è stufata ed è fuggita con il primo che ha incontrato?

Assolutamente no, vostra moglie sta solo facendo pulizie straordinarie per accogliere nel migliore dei modi un ospite che entra sempre più frequentemente in casa vostra: “sir effetto serra”.
Non si può pensare di rifiutare la sua visita perchè trattasi di una sorta di messo comunale al quale non può essere sbattuta la porta in faccia.

Insomma il vento è cambiato ed in casa vostra, obtorto collo, vi dovete adeguare, oppure è meglio che cambiate aria.
Caffè a letto, ciabattine, accappatoio per la doccia, vestiti freschi pronti sul letto, appartengono ormai ad un’altra era.

Eppure le lamentele contro una moglie un tempo servizievole ed amorosa non danno tregua. Non ha più la passione di un tempo, si è inaridita, non vuole più uscire dagli schemi: spesa, casa, chiesa, lavoro. Un rapporto di coppia in crisi.

E’ lo stesso rapporto che gli appassionati hanno con il tempo: forse qualcuno non ha capito che le cose non saranno mai più come prima; quella regolarità meteorologica tanto invocata esiste in realtà solo nella fantasia.

E’ marzo ma chi ha stabilito che debba necessariamente piovere? Ci si strappa le vesti come préfiche, si tracciano scenari apocalittici: a che pro? Dobbiamo adattarci a stagioni sempre più irregolari, ad un tempo sempre più occupato a convivere con l’effetto serra e un po’ meno pronto a soddisfare la nostra voglia di pioggia, sole, neve, caldo, freddo. Come abbiamo già avuto modo di scrivere: non si può fare lo zapping con il tempo, il telecomando ce l’ha in mano lui.
Autore : Alessio Grosso