00:00 29 Gennaio 2012

Il GRANDE FREDDO imminente in casa nostra: che evento sarà?

L'Europa visitata da un freddo d'altri tempi.

Il freddo è una cosa, la neve è un’altra. Non possiamo giudicare un’irruzione fredda solo dai risvolti nevosi che si registrano sul territorio, anche perchè la massa d’aria fredda può interessare molte regioni, le nevicate fase di territorio più ristrette, salvo situazioni particolari.

Dunque che freddo sarà quello che l’Europa si appresta a vivere? E’ sempre difficile fare un paragone con il passato perchè, come ho già scritto altrove, ogni episodio freddo è diverso da un altro, ma ho tentato di fare qualche paragone per aiutare i lettori in una migliore comprensione degli eventi.

Prima dei raffronti, analizziamo la massa d’aria che da artica continentale diverrà polare continentale e in parte giungerà direttamente da oltre gli Urali, con uno slancio da vera tigre siberiana.

Come termiche di base battiamo abbastanza agevolmente il dicembre 2009 e anche il dicembre del 2001 e dunque catalogherei questa irruzione come la più importante del nuovo secolo.

Se andiamo a ritroso nel tempo l’irruzione che più si avvicina a quella che stiamo sperimentare è quella del dicembre del 96, senza considerare le ricadute nevose lo ribadisco.

Complessivamente quella de febbraio 91  appare inferiore a quella che si va profilano, mentre a surclassare di gran lunga questa ondata per intensità e persistenza ci sono le grandi annate del 1985 e del 1956, qui addirittura con ripetute bombe gelide.

Nel febbraio del 29 la bomba gelida partì con un valore di addirittura -34°C a 1500m alla latitudine di Kjev. In nessuna carta degli anni successivi e sino ad oggi si è mai più osservato un valore simile.

Un altro particolare salta all’occhio: l’eredità di quest’anno di quella pesantissima anomalia calda che si chiama anticiclone delle Azzorre. Per i risvolti nevosi migliori l’anticiclone deve sganciare e lasciar libero quello spazio per l’ingresso del classico "Atlantico basso". Dalle carte degli ultimi giorni invece tutto questo non si vede, come invece capita molto più spesso osservando le carte degli episodi gelidi estremi.

Comunque sia il Mediterraneo costruirà da sè le sue depressioni, almeno per il centro-sud e, a mio giudizio, almeno le regioni centrali ne vedranno delle belle in termini di nevicate, così come l’Appennino meridionale, così come il freddo sarà davvero molto severo al settentrione e soprattutto sul centro Europa, per un evento che passerà senz’altro alla storia, e sicuramente andrà ad inserirsi come il più importante degli ultimi 16 anni, dal 96 appunto e il più importante del nuovo secolo.

La neve potrebbe visitare Roma, Firenze e molte altre città del centro, al nord nei fondovalle alpini si potrebbe scendere anche sotto i -15°C e persino in pianura localmente, laddove ci sarà soprattutto neve al suolo.

Che poi le correnti prendano una piega o un’altra, cioè da est (le più fredde) o da NNE (un po’ meno fredde) che qualcuno ne possa risentire di più o di meno del freddo, non cambia le conseguenze severe dell’evento.

Autore : Alessio Grosso