00:00 18 Gennaio 2018

I MALANNI dell’inverno europeo…

Perché l'inverno in Europa è sempre più scialbo?

L’analisi dei malanni dell’inverno sicuramente non può sottrarsi dal considerare il rialzo delle temperature medie che si sta riscontrando a livello globale, anche se sarebbe riduttivo e facile imputarne i malanni unicamente a questo fattore.

E’ vero che fa molto meno freddo, è vero che trascorriamo ormai 10 mesi su 12 ormai sopra le medie del periodo, ma all’origine di tutto questo ci sono altre concause

La prima è sicuramente l’innalzamento verso nord della cella di Hadley con la sua cintura degli anticicloni subtropicali, avvenuta perché il monsone dell’Africa sud occidentale spinge di più rispetto agli anni 70, il periodo che è stato preso come regola per considerare i nostri inverni.

Mentre il Sahel in quel periodo conosceva infatti la siccità più drammatica della sua storia recente, in Europa e in Italia si sperimentava una fase di inverni spesso freddi e nevosi. Pochi ricordano che nel trentennio precedente (in tempi non sospetti) le cose non erano andate esattamente così. 

Molti ti dicono che faceva comunque più freddo, ma dimenticano di far osservare che la popolazione era molto più scarsa e le città erano molto meno estese di oggi.

Oggi fa certamente più caldo, ma tale calore viene amplificato dalla crescita inesorabile degli spazi urbanizzati: cemento su cemento. 

La seconda concausa o malanno grave dell’inverno è questa corrente sparata da ovest che non fa "ragionare" il tempo sull’Europa costringendolo ad una corsa pazza, in cui il freddo soccombe, soffocato dall’aria mite atlantica. 

Se si eccettua il gennaio del 2017 e la prima parte del dicembre sempre del 2017, per il resto le ultime 5 stagioni sono risultate molto opache e non solo in sede mediterranea.

Sarà questo il trend invernale anche dei prossimi anni? Con un clima che si scalda sempre di più forse si, ma se ci fosse un’influenza maggiore della scarsa attività solare anche no, così come se il vortice polare smettesse di comportarsi sempre in questo modo e gli anticicloni mostrassero di voler cambiare sede. 

Ti diranno che l’innalzamento degli anticicloni e il compattamento del vortice polare sono le conseguenze del rialzo termico: può darsi, ma nessuno ne ha la certezza. 

Se dici che negli States orientali ad ogni inverno si verificano diverse ondate di gelo estreme, in barba al global warming, ti diranno che in fondo fa freddo solo lì ed è comunque una conseguenza del riscaldamento globale, mentre la California alterna siccità ed incendi ad alluvioni sempre per lo stesso motivo. 

Alla ciclicità climatica non pensa più nessuno ed è un peccato, perché il ragionamento del warming da solo non sta in piedi e riduce la possibilità di approfondire meglio la questione.
 

Autore : Alessio Grosso