00:00 9 Gennaio 2013

Giorni di gelida passione…

Sono giorni di grande passione: i più importanti dell'anno per l'appassionato.

Siamo a luglio. Come a luglio? Nel luglio dell’inverno, gennaio! Il mese più atteso dagli appassionati, il mese nel quale può accadere di tutto, il mese in cui si può sognare di più di ricevere la visita di una supernevicata. Se poi non arriva, ci si accontenterà anche solo di una "spruzzatina", purchè almeno diventi protagonista il freddo. Lasciate perdere che gasolio e metano da riscaldamento costano, per ogni vera passione non si bada a spese.

Qualora poi gennaio fallisse c’è sempre la consolazione di febbraio, che pur risultando mese "infido" perchè talvolta sa anche strizzare l’occhio alla primavera, ha regalato nel recente passato le emozioni meteo più forti ed estreme, in termini ovviamente di gelo e neve.

Chi non ricorda il febbraio del 2012, quello del 91, quello del 56 o del 29? Insomma se febbraio ha spesso superato il febbraio nei picchi di freddo, perchè allora il più amato ed atteso resta gennaio? Perchè in gennaio comunque il sole è più basso e la neve che eventualmente cade può conservarsi meglio all’ombra dei casi, nei parchi e naturalmente anche sulle Alpi e in Appennino. 

Quest’anno il gennaio potrebbe finire con il botto ma anche con una cocente, (ennesima) delusione, ma resterà comunque il mese più atteso dell’anno dall’appassionato, che quasi vive solo per godersi l’inverno e conta quanti ne potrà ancora vedere da qui alla vecchiaia, stornando ovviamente quelli brutti…

Ora c’è un’incredibile, pur bassa, possibilità di bissare il febbraio del 2012, ma c’è, quasi a chiamare in causa la regola del 2, che in meteorologia qualche volta ha funzionato, e quindi non si vive: si pranza, si cena, si dorme attaccati ai modelli matematici, si accompagna con la mano la colata gelida verso il centro Europa, si distoglie lo sguardo dall’ovest del Continente, da dove solitamente arriva la mitezza e si guarda il grande nord.

E se la corsa ufficiale del modello non è soddisfacente, si cerca altrove, in quelle alternative, nel conforto di qualche commento edificante nei vari forum, nelle analisi teleconnettive e infine si accende anche un cero, uno di quelli che ti ha regalato qualche parente per le feste di Natale e che forse diverrà il regalo più gradito in caso di successo.
 
Parli con il prossimo, affronti la vita, ma il tuo pensiero corre alle carte e anche se non dovessero avverarsi quegli scenari blu o viola, l’importante è che facciano sognare per evadere almeno un po’ dai tanti, troppi problemi di vita quotidiana.  

Autore : Alessio Grosso