00:00 4 Dicembre 2017

Come trascorrerà L’INVERNO? Tutte le ipotesi!

Che stagione fredda ci aspetta?

Le proiezioni per l’inverno in realtà partono da fatti accaduti in estate: il gran caldo che ha fatto sul Mediterraneo era così lontano dall’estate fresca che ha vissuto l’artico, dove la fusione dei ghiacci è risultata decisamente inferiore a quella degli anni precedenti.

Al Polo insomma si è accumulato del freddo, che è andato amplificandosi con l’arrivo dell’autunno, favorendo automatismi differenti tra troposfera e stratosfera, cosa che si è verificata in maniera similare anche in un’altra stagione del passato, che si è poi rivelata generosa in termini di neve e gelo: quella del 2005-2006.

Ci si aspetta dunque un esordio stagionale così come lo stiamo osservando: reiterati blocchi anticiclonici atlantici, sia pure parziali e in qualche caso disturbati da temporanee accelerazioni delle correnti zonali, ma anche da frenate brusche in grado invece di alimentarli.

Si vivrà una prima metà del mese con frequenti contributi di aria artica marittima o polare marittima in grado di determinare conseguenze a tratti instabili o addirittura perturbate sul nostro territorio.
In questi frangenti potranno verificarsi nevicate a bassa quota (o addirittura in pianura) su alcune zone del nord e in alcune zone interne del centro, meno al sud.

La novità rispetto agli anni scorsi potrebbe essere il mancato rafforzamento del vortice polare nel periodo natalizio, che invece potrebbe coincidere con una maggiore invasione di masse d’aria artica o addirittura polare continentale, in grado di interagire con le correnti più umide di origine atlantica, favorendo in questo caso nevicate un po’ su tutto il Paese, ma soprattutto in Adriatico e al sud.

Si arriverà dunque ai primi di gennaio con possibile formazione dell’anticiclone scandinavo e deviazione verso sud delle masse d’aria di origine atlantica e verso ovest retrograde di quelle fredde russe con le conseguenze che possiamo immaginare. (Neve frequente)

Tale situazione però dovrebbe perdere d’importanza entro la metà del mese, con il graduale ripristino di condizioni ancora perturbate ma di matrice atlantica, dunque decisamente più miti, anche se ancora nevose in quota.

In tutto questo schema barico noterete che non abbiamo parlato di anticicloni, né di conseguenza di fasi stabili, così come eravamo abituati a raccontarvi negli ultimi anni in inverno.

L’alta pressione potrebbe rifarsi parzialmente in febbraio grazie ad una netta intensificazione delle correnti zonali, al crollo dell’anticiclone scandinavo e all’inserimento dunque di aria molto più mite da ovest, che per noi però si tradurrebbe come detto in una maggiore ingerenza dell’alta pressione.

Eccezion fatta per qualche nebbia e per qualche modesta ondulazione delle correnti perturbate atlantiche, il mese filerebbe via molto tranquillo, con la primavera pronta ad intervenire quasi precocemente.

IN SINTESI: l’inverno colpirebbe abbastanza duramente tra metà dicembre e metà gennaio, per poi spegnersi gradualmente tra fine gennaio e inizio febbraio. Sarebbe già un bel colpo. Seguite comunque gli aggiornamenti!

Autore : Alessio Grosso