00:00 18 Gennaio 2012

Vi diranno che si tratta di scie chimiche…

Se ancora ce ne fosse bisogno, vi mettiamo in guardia dalle immagini satellitari e dalle panoramiche nuvolose che vengono spacciate per fenomeni legati alla cosiddette scie chimiche. Si tratta invece di fenomeni fisici largamente conosciuti in ambito meteo.

 Guardate in questa immagine satellitare quale influenza hanno le nostre montagne sulle vicende meteorologiche del nostro Paese. Un teso flusso di aria umida da sud-ovest si addossa ai versanti tirrenici dell’Appennino, mentre le regioni adriatiche ne stanno totalmente fuori. Libeccio e Garbino che giocano a rimpiattino con la nostra Penisola insomma.

Attenzione, immagini come queste hanno scatenato la fantasia di qualcuno, il quale ha associato il fenomeno notissimo del Foehn e sbarramento appenninici con l’improbabile aspersione aerea di sostanze chimiche in atmosfera per scopi militari.

Ma sono soprattutto le scie di condensazione degli aerei di linea a generare le forme più strane nell’azzurro del cielo: reticolati apparentemente inquietanti, che sembrano tessuti ad arte, vengono scambiati per aspersione di sostenze di chissà quale origine.

In realtà dovete sapere il Codice della Navigazione aerea prevede che gli aeromobili in volo strumentale (compresi quelli di linea) percorrano sette diverse classi di spazio aereo, con relativi percorsi di andata e ritorno posti su livelli altimetrici alterni e precisamente: l’andata su quote pari e il ritorno su quote dispari. Inoltre anche il traffico aereo ha le sue precedenze: le deviazioni imposte lungo rotte di collisione (frequenti data l’entità del traffico aereo attuale) si vedono da terra come curvoni disegnati dalle rispettive scie di condensazione. Le diverse destinazioni di andata e ritorno e le manovre descritte sono la causa di questi "strani" incroci celesti.

Una raccomandazione, se ancora ce ne fosse bisogno: diffidate delle fonti dubbie che vi propinano normalissimi fenomeni atmosferici quali fantasmagorici esperimenti. Il cielo ha ben pochi segreti per gli occhi esperti di un meteorologo ma anche dei moltissimi appassionati di questa bella scienza che, anche a causa di queste bufale, rischia di cadere sempre più verso una banalità che non si merita.

Autore : Luca Angelini