00:00 30 Maggio 2003

Pillole meteo: il “profumo” della pioggia ed il terreno preferito dai cumuli

Scopriamo assieme alcuni segreti riguardanti nubi e pioggia.

IL PROFUMO DELLA PIOGGIA: Dopo un lungo periodo di tempo secco finalmente arriva la pioggia, e subito con le prime gocce l’aria diventa “profumata” di terra o di asfalto fresco; poi con l’intensificazione della precipitazione o con il suo perdurare l’odore si attenua velocemente, fino a scomparire del tutto.

Ma a cosa è dovuto questo strano fenomeno? Le prime gocce spesso cadono su un terreno surriscaldato dall’azione del sole, e di conseguenza esse tendono rapidamente ad evaporare, portando verso l’alto anche alcune molecole del materiale che costituisce il suolo stesso, molecole che poi arrivano al nostro naso facendoci avvertire un odore particolare.

L’intensità dell’odore è direttamente proporzionale alla temperatura del suolo stesso, pertanto diviene facilmente percepibile durante gli episodi piovosi estivi, mentre in inverno solitamente è assente.

IL TERRENO PREFERITO DAI CUMULI: Le nubi cumuliformi come sappiamo si generano quando una massa d’aria instabile provoca rapidi moti verticali che si manifestano fra il suolo e le alte quote della troposfera; movimenti di questo tipo sono favoriti anche dalla rapida liberazione di calore latente dovuta alla repentina condensazione di enormi quantità di vapore acqueo, e quindi a causa della rapida crescita della nube verso l’alto.

Affinché ci siano le potenzialità per la generazione di processi a così alta energia, occorre che in prossimità del suolo l’aria sia particolarmente calda ed umida; non a caso i temporali più violenti in estate si verificano a seguito di un periodo di afa opprimente.

Ma qual è il tipo di terreno che contribuisce maggiormente sia in termini di temperatura che di umidità? Possiamo fare una classificazione in due passi, isolando innanzitutto le superfici che notoriamente si scaldano con più facilità (asfalto, sabbia, roccia o terra argillosa secca) e poi elencando quelle che contengono il maggior quantitativo di acqua (in generale i terreni ricoperti da folta vegetazione); in definitiva possiamo ad esempio affermare che una fitta boscaglia o una prateria che sorge su terreno sabbioso o argilloso è l’ideale per la nascita delle nubi cumuliformi, perché fornisce il giusto contributo di calore e di vapore acqueo.
Autore : Lorenzo Catania