00:00 10 Settembre 2007

Perché spesso in autunno ci sono più nubi sulle coste che nell’interno?

Tutto è dovuto al meccanismo delle brezze

Quando non vengono annunciate perturbazioni organizzate in arrivo, ma anzi un aumento della pressione, o comunque una situazione di calma relativa, è probabile durante l’autunno che si formino molte nubi basse (spesso innocue) sui litorali e le vallate montane più vicine alle coste; al contrario in alta montagna il tempo spesso appare soleggiato e limpido.

A cosa è dovuto questo strano comportamento del tempo? In mancanza di vento, e quindi in caso di pressione livellata su un certo valore su aree molto vaste, normalmente prevalgono le correnti locali, quelle brezze che solitamente in estate attenuano il caldo lungo le spiagge, e portano un po’ di frescura in alta montagna; durante l’autunno il loro ruolo cambia radicalmente.

Difatti durante il mese di settembre od ottobre il mare rimane caldo, perché fa fatica a disperdere il calore accumulato durante la stagione estiva, mentre la terraferma si raffredda; pertanto la brezza di terra (quella che si genera solitamente dopo il tramonto) porta aria decisamente fresca e secca verso il mare; questo movimento provoca in risposta un debole scorrimento di correnti più miti ed estremamente umide (dal mare verso terra) qualche decina di metri più in alto, portando alla formazione di nubi basse ed estese per contrasto fra le due masse d’aria.

Perché in montagna non si verifica tutto ciò? Perché il mare è troppo lontano, e la poca umidità accumulata dalle correnti in moto vero la terraferma si esaurisce prima di raggiungere i rilievi; inoltre la brezza di monte (che scorre di notte sul crinale verso la vallata) contribuisce a dissolvere le nubi che eventualmente possono arrivare a formarsi in zona.
Autore : Lorenzo Catania