00:00 26 Ottobre 2002

Perché “alta pressione” non sempre vuol dire “bel tempo”?

Cosa determina il movimento e la formazione delle nubi?

Spesso capita di andare a dare un occhiata al proprio barometro, e vedere che nonostante il tempo fuori sia brutto, la pressione risulta relativamente elevata, e la lancetta indica “bel tempo secco”.

Come mai accade questo? Per capirlo bisogna concentrarsi sulle variabili meteorologiche fondamentali che provocano la formazione della nube, ossia: temperatura, vento (inteso come spostamento di una massa d’aria in una certa direzione, anche verticale) ed umidità.

Queste tre variabili in alcune situazioni particolari assumono valori tali per cui, “ingranate” fra loro, permettono la formazione delle nubi ad una certa quota; come si vede tra i parametri fondamentali non è citata direttamente la pressione.

In effetti entro certi limiti il valore della pressione ad una certa quota non conta molto ai fini di un peggioramento o di un miglioramento del tempo; assume importanza invece la DIFFERENZA DI PRESSIONE fra due punti (causa principale della generazione dei venti).

Ecco che allora in certi casi abbiamo bel tempo con pressione bassa e brutto tempo con pressione elevata.

Entrando un po’ più in dettaglio si può dire che all’interno di una depressione si possono distinguere tre settori con caratteristiche completamente diverse dal punto di vista delle tre variabili citate:

– il settore caldo: è l’area che segue il passaggio del fronte caldo e precede il fronte freddo; in questo caso l’umidità e la temperatura sono elevati, ed il vento, dapprima debole, tende ad aumentare gradualmente di intensità

– il settore freddo: segue il fronte freddo; l’aria è molto più secca, la temperatura cala decisamente ed il vento può raggiungere notevole intensità, per poi calare rapidamente (se non è seguito da altri sistemi frontali)

– l’occlusione: è l’area “racchiusa” dal fronte occluso; in questo frangente le condizioni cambiano di caso in caso

perciò come si può dedurre, possiamo avere in alcuni casi tempo bello, soleggiato e secco a seguito del passaggio di un fronte freddo, nonostante ci troviamo in regime di bassa pressione; spesso anche dopo il passaggio di un fronte caldo, se il ramo freddo è ancora molto lontano, il tempo migliora rapidamente (ma temporaneamente) nonostante la pressione continui a scendere.

Al contrario in regime di alta pressione può accadere che il tempo risulti brutto e piova; in particolare ci sono tre situazioni “tipo” da descrivere:

– in estate in regime di alta pressione, con valori anche di 1020-1022 hPa, infiltrazioni di aria fredda in quota possono provocare locali ma violenti temporali con pioggia intensa e grandinate

– in inverno, durante o dopo una consistente irruzione di aria fredda, si forma un anticiclone termico al suolo, con valori di pressione fino a 1040 hPa, mentre in quota rimane attiva una depressione, che mantiene coperto il cielo, con qualche precipitazione isolata

– sempre in inverno, in regime di alta pressione persistente, l’umidità accumulatasi al suolo genera le nebbie a causa del calo graduale della temperatura durante la notte; nel corso della mattinata i banchi tendono a sollevarsi senza riuscire a dissolversi e mantenendo di conseguenza il cielo coperto

In definitiva non affidatevi soltanto al “parere” del vostro barometro, ma osservate il cielo e cercate di capire in qualche modo se il tempo può peggiorare o migliorare improvvisamente
Autore : Lorenzo Catania