00:00 6 Novembre 2003

La velocità di caduta delle gocce di pioggia

La velocità di caduta di una goccia di pioggia è in stretto rapporto con la sua dimensione. I “goccioloni” dei temporali possono raggiungere una velocità terminale di oltre 9 m/s.

A volte si presenta debole, sottoforma di pioviggine e appena percettibile sul nostro viso. Altre volte scende moderata e costante, mentre nei temporali più intensi può addirittura spaventare, a causa della sua violenza.

Stiamo parlando della pioggia, la precipitazione più comune e frequente, almeno alle nostre latitudini.

Un tempo si pensava che la pioggia fosse causata da un processo di condensazione delle goccioline presenti nelle nubi, mentre studi più recenti hanno messo in luce che la quasi totalità delle precipitazioni piovose che raggiungono il suolo partono dalla nube come solide.

Quando le goccioline ed i cristalli di ghiaccio nelle nubi crescono e diventano talmente pesanti da non poter stare più sospesi nell’aria, ha inizio il processo di precipitazione.

Le goccioline che formano le nubi hanno un raggio di circa 10 micron. La loro velocità di caduta è talmente bassa che riescono a rimanere sospese in aria.

Una goccia di pioggia, invece, ha un raggio di circa 1mm, circa 100 volte maggiore di quello di una nube.

La sua velocità di caduta, in media, è di circa 6 m/s, tenuto conto naturalmente delle forze di attrito dell’aria.

Naturalmente quando una goccia di pioggia cade verso il suolo, interviene anche il processo di evaporazione che ne determina un suo “alleggerimento”.

Si è calcolato che una goccia di pioggia con raggio di 0,5mm evapora dopo una caduta di 2km in aria molto umida. Questa distanza, ovviamente, decresce in caso di aria più secca. Di conseguenza, nella maggior parte dei casi, la goccia di pioggia in questione riesce a raggiungere il suolo.

Nel caso di precipitazioni di forte intensità, il diametro delle gocce può anche superare i 3mm. Questo implica una velocità di caduta di oltre 9m/s.

In queste condizioni, tenuto conto anche di un’eventuale perdita di contenuto di acqua per evaporazione, le gocce raggiungeranno sicuramente il suolo, provocando un forte rovescio.
Autore : Paolo Bonino