00:00 20 Febbraio 2008

Irruzione gelida: sull’Egeo compare il “Sea Effect

La possente irruzione di aria artica avvenuta lo scorso fine settimana ha sospinto aria gelida sopra alle tiepide acque del Mediterraneo. Gli accesi contrasti termo-igrometrici stanno alla base della formazione del curioso fenomeno

Lo scorso weekend il bacino centro-orientale del Mediterraneo è stato interessato da una poderosa colata di aria gelida di diretta estrazione artica. La massa d’aria durante il viaggio che l’ha portata a ridosso del Mediterraneo ha mantenuto il suo basso contenuto di umidità a causa del transito al di sopra della superficie continentale europea.

Eppure non sono mancate nevicate, a tratti anche copiose, come è accaduto sui rilievi della Sila e ancor di più sui Paesi affacciati sulle sponde orientali del Mediterraneo e in particolare sull’Egeo. Proprio su quest’ultimo bacino si è verificato inoltre un fenomeno curioso che è risultato determinante negli episodi nevosi avvenuti su Atene e sull’isola di Creta.

Il fenomeno è conosciuto come “Sea Effect”, effetto marino, e trae origine dai vivaci contrasti che si sono innescati quando la massa di aria freddissima e asciutta in arrivo dal Polo si è riversata sulla tiepida superficie del mare.

L’aria fredda molto pesante e asciutta si è trovata a scorrere al di sopra di uno strato più mite e umido a contatto con il pelo dell’acqua e si è pertanto instabilizzata. Il gioco imposto dalle coste estremamente frastagliate nonchè dall’impatto contro rilievi irregolari ha creato filamenti di nuvolosità cumuliforme disposti secondo la direzione del vento.

Lo scarto termico e igrometrico tra le due masse d’aria che si sono trovate ad interagire è stato notevole e per questo ha prodotto non solo nubi ma anche precipitazioni. La differenza tra la temperatura alla quota di 850 hectopascal (circa 1400 metri) e quella sul pelo dell’acqua ha raggiunto anche i 20° C.

Il rovesciamento dell’aria gelida verso le quote basse ha trascinato i fiocchi di neve in caduta fin a livello del suolo permettendo l’inconsueto scenario delle spiagge mediterranee coreograficamente imbiancate.
Autore : Luca Angelini