00:00 7 Giugno 2004

I “miracoli” della brezza di mare

La brezza di mare riesce a mitigare le temperature non solo lungo le coste, ma anche nell'immediato entroterra. Andiamo a scoprire tutti i suoi segreti...

Siamo in un giorno di mezza estate. Il cielo si presenta sereno su quasi tutta la Penisola, tranne i soliti addensamenti cumuliformi sui rilievi, forieri di tanto in tanto di qualche isolato temporale.

Alle ore 15 del pomeriggio controlliamo le temperature massime, magari alla ricerca di qualche record da scrivere negli annali. Non trovando nulla di importante, decidiamo di osservare meglio l’andamento termico della giornata a scala nazionale, spingendoci oltre la nostra città.

Esaminando attentamente tutti i valori registrati, ci accorgiamo che le temperature massime rilevate in prossimità delle coste sono di diversi gradi inferiori rispetto a quelle registrate in zone distanti dal mare.

Come mai avviene questo? Il mare, nel periodo estivo, risulta assai più freddo rispetto alla terraferma. La sua temperatura può essere anche di 10° inferiore a quella che si registra in prossimità di una località situata all’interno.

Questa differenza di temperatura, inoltre, crea uno squilibrio pressorio su piccola scala che determina l’insorgenza di una corrente nei bassi strati diretta dal mare ( più freddo) verso la terraferma ( più calda). Ecco la brezza di mare.

In prossimità dei litorali ampi e privi di insenature, la brezza di mare è un vento molto debole, quasi impercettibile, che non esercita nessuna azione sul moto ondoso. Se il litorale si presenta ricco di insenature e golfi, essa può presentarsi sottocosta come un vento moderato, che increspa la superficie marina soprattutto nelle ore del pomeriggio.

La brezza di mare, in origine, presenta la stessa temperatura dello specchio d’acqua che l’ha generata. Ovviamente durante il suo percorso verso l’interno tende a riscaldarsi, ma non in maniera tale da determinare picchi eccessivi di caldo. Di conseguenza le temperature massime registrate in prossimità dei litorali interessati dalla brezza non si discosteranno troppo dai valori termici della superficie marina.

La brezza di mare è una prerogativa solo dei litorali? Assolutamente no. All’inizio dell’estate, quando il mare si presenta più freddo, il divario termico tra il mare e la terraferma risulta in qualche caso notevole. Maggiore è la differenza di temperatura, più forte sarà la corrente aerea che ne scaturirà. Di conseguenza, nei mesi di giugno e luglio, la brezza risulta più tenace e può penetrare fino a 30-40km all’interno, presentandosi come vento moderato, se non forte, nell’immediato entroterra.

La brezza di mare, quando penetra all’interno, può essere accompagnata anche da un fronte nuvoloso che si muove con essa ( fronte di brezza). Questo, se l’aria si presenta instabile, può contenere anche cellule temporalesche.

Alla fine dell’estate, quando il mare risulta ormai più caldo, il divario termico con la terraferma tende a diminuire, con una conseguente diminuzione dell’intensità della brezza. Nel mese di settembre, difatti, essa risulta quasi impercettibile e limitata solamente ai settori prossimi alla costa.
Autore : Paolo Bonino