00:00 4 Agosto 2001

I CIELI DELL’ARIA FREDDA

Le grandinate sono più diffuse quando l'aria fredda ha già raggiunto il suolo.

Dopo le irruzioni di aria fredda, l’atmosfera si presenta spesso estremamente limpida e trasparente e le formazioni nuvolose di qualsiasi tipo contrastano molto con il cielo blu.

Se poi si tratta di nubi cumuliformi lo spettacolo è quasi assicurato, perché a differenza dei periodi con cielo lattiginoso, le ombre sono molto più marcate.

I temporali che si formano in queste condizioni danno luogo a fenomeni più localizzati rispetto a quelli frontali, ma non sempre sono meno intensi.

Trattando di grandinate infatti ne possiamo distinguere di due tipologie. La prima tipologia riguarda il passaggio del primo fronte freddo; queste grandinate avvengono normalmente a causa del grande contrasto tra la massa d’aria preesistente e quella che segue il fronte; si verificano fenomeni localizzati, ma che possono essere devastanti per l’agricoltura.

La seconda tipologia riguarda le grandinate che avvengono durante il passaggio delle successive linee di instabilità; in questo caso il grande contrasto iniziale non c’è più, ma la temperatura dell’aria è più bassa a tutte le quote e di conseguenza, anche i chicchi di dimensioni minori, che si scioglierebbero in altri momenti, riescono tranquillamente a raggiungere il suolo; le grandinate sono spesso relativamente più diffuse, ma raramente distruttive.

Non dimentichiamo che la formazione della grandine avviene in molti cumulonembi, ma il fatto che essa arrivi al suolo oppure no dipende esclusivamente da un rapporto tra la dimensione del chicco e la temperatura negli strati d’aria attraversati.

Generalmente (ma non è una regola), più bassa è la temperatura dell’aria alle varie quote, più il chicco è bianco e non lucido, come invece avviene quando le temperature sono più elevate (soprattutto alle quote medie).

Questo dipende dal fatto che il chicco in fase di accrescimento viene rifornito maggiormente di cristalli di ghiaccio (che lo rendono bianco e opaco) quando l’aria è più fredda, mentre in condizioni di temperature maggiori, prevale l’accrescimento causato da acqua sopraffusa (che lo rende lucido e trasparente). Nella foto possiamo vedere la base di un cumulonembo in formazione sopra la città di Cremona, si nota chiaramente la zona della nube interessata dall’ascendenza pricipale, leggermente più bassa delle zone circostanti; al momento dello scatto era quasi sicuramente presente della grandine all’interno, ma i moti ascendenti l’hanno “imprigionata” in quota, lasciandola cadere probabilmente qualche chilometro più in là.
Autore : Luca Ronca