00:00 18 Giugno 2012

Clima: capodogli inconsapevoli strumenti salva CO2

E' il risultato di una serie di studi condotti da un team di biologi australiani, secondo i quali i capodogli favoriscono la proliferazione del fitoplacton, un microscopico vegetale marino con alta capacità di assorbimento della sempre più famigerata CO2.

E’ stato un lavoro certamente titanico quello svolto da un team di biologi australiani che hanno incrociato dati e monitoraggi riuscendo a stabilire che il bilancio tra i gas cosiddetti "serra" emessi dai capodogli e quelli che contribuiscono a fare assorbire è nettamente positivo. I risultati di questa ricerca, pubblicati sulla rivista scientifica britannica Proceedings of the Royal Society hanno dimostrato che il processo di fertilizzazione determinato dalle decine di tonnellate di feci che i simpatici cetacei disperdono negli oceani, favoriscono la proliferazione del fitoplacton, un microscopico vegetale marino con alta capacità di assorbimento di biossido di carbonio.

Con i loro "bisogni" i circa 12 mila capodogli che abitano le acque degli oceani meridionali del Pianeta rilasciano nelle acque degl oceani quasi 50 tonnellate di ferro all’anno. Il ferro favorisce la proliferazione di fitoplancton, i microscopici vegetali marini che vivono poco sotto la superficie del mare e che assorbono CO2 dall’atmosfera tramite il processo della fotosintesi.

A seguito dunque della fertilizzazione operata attraverso le feci, i capodogli rimuovono quindi dall’atmosfera 400 mila tonnellate di CO2 l’anno, mentre ne emettono con la respirazione 200 mila. Risultato: ogni anno 200mila tonnellate vengono rimosse dall’atmosfera, una quantità di gas equivalente a quelli emessi da circa 40 mila delle nostre auto.

Lo studio mette anche in guardia dai rischi derivanti dalla caccia indiscriminata dei cetacei, prima dell’avvento della quale la popolazione delle balene nel mondo era 10 volte quella attuale, con tanta CO2 assorbita in più.

Autore : Luca Angelini