00:00 25 Marzo 2004

Assorbimento ed emissione di radiazione: esempi pratici

Quali sono gli oggetti che si scaldano più rapidamente, e per quale motivo aviene questo? Scopriamolo insieme.

Il sole come sappiamo è il “motore” dei moti atmosferici; grazie al nostro Astro infatti si creano grandi differenze di temperatura fra le varie parti del globo, e di conseguenza si sviluppano cicloni ed anticicloni, il cui compito è, fra le altre cose, quello di provare a riportare la temperatura ad un valore uniforme ovunque.

Difatti è proprio il sole a scaldare l’aria, il terreno, il mare, e tutti gli oggetti che si trovano nel suo raggio d’azione; ogni oggetto però si scalda in maniera diversa, più o meno velocemente, più o meno intensamente.

Questo fenomeno dipende dal fatto che ogni sostanza assorbe solo una frazione ben definita della radiazione che la colpisce, mentre un’altra frazione viene riflessa o riemessa; facciamo allora qualche esempio pratico per capire quello che stiamo dicendo:

– La neve assorbe solo una minima parte della radiazione solare ultravioletta e visibile, mentre la quasi totalità viene riflessa, permettendoci di vederla di un bel colore bianco candido.

Quando non è presente il sole però la neve riemette solamente radiazione sotto forma di raggi infrarossi, pertanto se il cielo è sereno questa radiazione viene dispersa, ed il manto nevoso si raffredda ulteriormente, mentre se il cielo è nuvoloso i raggi emessi dal terreno “rimbalzano” sulle nubi per poi tornare sul manto nevoso, riscaldandolo in parte; ecco perché la neve si scioglie più velocemente quando il cielo è nuvoloso.

– L’esempio opposto può essere fatto con l’asfalto fresco; difatti è un materiale che assorbe gran parte della radiazione solare in arrivo sulla sua superficie, riscaldandolo rapidamente; con questo si spiegano in parte fenomeni come le isole di calore urbane ed il parziale scioglimento del manto stradale nelle giornate estive più calde.

L’emissione di radiazione da parte dell’asfalto invece è minima, di conseguenza ci appare di colore grigio scuro, o addirittura quasi nero.

– Se andate spesso nei boschi, avrete sicuramente notato che in caso di vegetazione molto fitta domina quasi il buio, in particolare in vicinanza del terreno; ebbene questo fenomeno è dovuto all’assorbimento quasi totale della luce visibile in arrivo dal sole da parte delle piante, luce che quindi fa fatica ad arrivare sino al suolo.

Ma parte di questa radiazione viene anche dispersa, o riemessa verso l’alto; in particolare la luce di colore verde è quella che viene diffusa in maggior quantità.

– Dopo 2-3 giorni da una abbondante nevicata avrete sicuramente notato come attorno alla base di un albero, o nelle vicinanze di una macchina o di un oggetto scuro, il manto nevoso abbia uno spessore nettamente minore rispetto alle altre zone; anche questo fenomeno è dovuto al fatto che gli oggetti riemettono parte della radiazione solare ricevuta sotto forma di raggi infrarossi, riscaldando l’aria ed il terreno nelle loro vicinanze.

La neve non può che risentire di questa azione, sciogliendosi più rapidamente rispetto a quella che si trova in uno spazio aperto.

Per qualche dettaglio in più riguardo diffusione, dispersione ed assorbimento della radiazione, vi consigliamo di leggere l’articolo correlato.
Autore : Lorenzo Catania