00:00 30 Gennaio 2004

Un giovedì di passione per il Lazio

Tutta la CRONACA della notte e della mattinata, la temperatura in progressivo calo, la neve a quote via via più basse, le tormente su Prenestini, Lepini ed Ausoni. La situazione costantemente monitorata sui Colli Albani. Tutte le news in AGGIORNAMENTO COSTANTE!

News fino alle ore 12.00

Su gran parte del Lazio la mattinata odierna si è presentata con ampi spazi di cielo soleggiato. L’insidia è stata rappresentata però dal gelicidio che è seguito alle precipitazioni della notte. La temperatura, infatti, complice l’entrata di un freddo ed impetuoso maestrale, nonché il riversamento nei bassi strati di aria più fredda durante i fenomeni d’instabilità, è scesa vertiginosamente, anche di sei/otto gradi rispetto alla sera precedente.
Ne sono conseguiti valori negativi anche in pianura che hanno provocato estese gelate e seri problemi alla viabilità automobilistica. Incidenti vari si sono avuti su tutta la regione alle prime luci dell’alba, per fortuna senza gravi conseguenze per la maggior parte dei casi.

Il calo termico materializzatosi nelle ultime ore ha riportato la neve in montagna. Nei rovesci della notte, sull’Antiappennino Laziale la dama bianca è scesa fino a toccare in media i 700 metri. Sui Monti Prenestini 10 cm di accumulo intorno ai 1000 metri, con punte di 15 cm sul Monte Guadagnolo. Situazione migliore sui Lepini, con 30 cm di neve fresca a 1200 metri, che sul Semprevisa, sul Lupone e sul Gemma si sono sommati agli accumuli precedenti. Quota neve qui però più alta: 1000 metri. Spolverata anche sugli Ausoni, imbiancati già dai 500 metri. Innevate anche le vette dei Lucretili. La neve è poi caduta, come da copione, su tutto il settore appenninico, dove già dalla giornata precedente, anche se a quote più alte, si erano avuti accumuli. A Campo Staffi il manto bianco ha raggiunto ormai i 150 cm di spessore.

Infine, da segnalare nella notte rovesci di graupel nel Pontino (Priverno e Bassiano), con punte di 30mm. I rovesci sono stati accompagnati da un forte vento di maestrale, freddo, a tratti impetuoso, che è poi andato attenuandosi nel corso delle prime luci dell’alba.

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News fino alle ore 15.00

Il cielo è andato rapidamente coprendosi su tutto il territorio regionale. Sui Monti della Tolfa, nonostante una temperatura massima di +4.5°C intorno ai 500 metri di quota, si sono avuti dei rovesci di neve pallottolare, a carattere intermittente, nel corso dei quali la colonnina di mercurio è scesa portandosi provvisoriamente a +3°C.
Nel frattempo, in zona Castelli Romani, stanno arrivando i pròdromi del peggioramento, oramai imminente. Tuoni e virga nevose sono evidenti su tutto il circondario.

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News fino alle ore 16.30

La situazione sul Lazio va rapidamente peggiorando. Mentre infatti su ROMA la temperatura si mantiene su valori piuttosto elevati (valori oscillanti tra i 7 ed i 9°C alle ore 15.30), le prime precipitazioni nevose iniziano ad interessare tutti i rilievi della regione, con quota neve inizialmente fissata ad 800 metri. Più in basso rovesci di acqua-neve (che comunque localmente toccano il piano, come nel caso di LATINA e di tutto l’Agro Pontino) o pioviggini intermittenti (zona Castelli e Capitale).

Ma col passare dei minuti la colonnina di mercurio va giù, e i rovesci di neve, sempre più intensi, raggiungono quote più basse. Sui COLLI ALBANI la neve raggiunge Rocca Priora, Rocca di Papa, i Pratoni del Vivaro e tutte le zone mediamente al di sopra dei 550 metri. Imbianca sopra i 600 metri.
Sui MONTI PRENESTINI autentiche bufere di neve si abbattono su Capranica Prenestina, San Vito Romano, Rocca di Cave, con fiocchi che cadono anche a Palestrina. Gli accumuli su queste zone si prospettano da subito interessanti e la circolazione stradale diviene assai problematica.
Sui MONTI DELLA TOLFA nel frattempo arriva un’autentica tempesta di graupel, che riesce ad imbiancare tutto fino a 400 metri, con la temperatura che risale leggermente (+3°C ad Allumiere).
Alle 16.20 la neve asciutta raggiunge i 300 metri nel PONTINO e nel FRUSINATE, con spolverata anche in collina (Roccasecca dei Volsci).

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News fino alle 17

Dopo le 16.30 la temperatura continua a scendere, e la neve raggiunge quote ancora più basse. E’ la volta della collina, dove la precipitazione diviene decisa. Imbianca un po’ ovunque al di sopra dei 400-600 metri intorno alla Capitale, ma la neve raggiunge anche i 250 metri in zona Castelli e ancor più in basso su Lepini ed Ausoni, dove impazza una vera e propria tormenta.
Intanto va facendosi veramente precaria la situazione sui Monti Prenestini e su tutto l’entroterra romano, dove la neve nel frattempo ha raggiunto quote pedemontane.

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News fino alle 18

Dalle ore 17 sull’Alto Lazio il vento gira a NW: la temperatura cala d’improvviso (3°C in pochi minuti), ma si aprono anche degli squarci tra le nuvole. Rovesci di neve asciutta raggiungono anche quote inferiori ai 300 metri. Imbianca sulle colline sopra Civitavecchia.
Su Roma, poco più tardi, la colonnina di mercurio continua la sua inesorabile discesa. Questi i dati dell’Collegio Romano: +9.1°C alle ore 12, 6.7°C alle 15 e 4.9°C alle 17.15. Nei quartieri a nord della Capitale si verificano alcune rovesci di grandine.
Intorno alle 17.30 si attenuano le precipitazioni sui Castelli Romani: fino a quel momento continue e persistenti, le nevicate acquistano il carattere dell’intermittenza. In zona intanto non si placa il vento, che soffia sempre sostenuto con raffiche a tratti di forte intensità. Imbiancate vaste aree fin sotto i 300 metri.
Sui Lepini e sul Basso Lazio, infine, la situazione non migliora. Molti centri del Frusinate e del Pontino sono raggiungibili con molta difficoltà, quasi impossibile arrivare nei paesi di montagna.

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Si ringraziano per la preziosissima collaborazione:
Ludovico M. Tacconi
Giovan Battista Zaini
Claudio Ricci
Tiziano Cinti
Stefano Bartozzi
Francesco Leone
Emilio Manni
Autore : Emanuele Latini