00:00 7 Maggio 2004

SCOOP: LA VIOLENTA GRANDINATA TRA MASONE E OVADA

La Liguria imbiancata in parte...dalla grandine!

Giornata difficile quella di ieri per gran parte della Liguria, alle prese con vento, temporali e soprattutto grandinate.

La presenza di un insidioso minimo barico al suolo in prossimità della Pianura Padana ha dato luogo a fenomeni di instabilità intensi, che hanno interessato soprattutto la provincia di Genova e parte del savonese.

Il tutto ha inizio verso le 5 del mattino, con un intenso temporale grandinigeno che colpisce alcuni quartieri del settore occidentale del capoluogo. Imbiancate da qualche centimetro di grandine le delegazioni di Sestri Ponente, Borzoli e gran parte della Val Polcevera. L’evento è molto circoscritto, tant’è che su buona parte della città si odono solo tuoni e non cade una goccia di pioggia.

Verso le 11 del mattino ecco che il maltempo comincia a fare sul serio. La presenza di un tiepido sole congiunta all’azione delle correnti meridionali al suolo solleva imponenti formazioni nuvolose sul tratto di spartiacque compreso tra il Monte Beigua e il Passo del Faiallo.

Stante la presenza di aria molto fredda in quota la sommità di tali nubi ghiaccia quasi all’istante. L’aria più calda proveniente dal mare continua a fornire energia al sistema nuvoloso che evolve in groppo temporalesco entro breve termine.

Le correnti in quota, orientate in prevalenza da W-SW non consentono al nucleo principale di “svalicare” oltre Appennino, ma gli impongono un movimento da ovest verso est, praticamente lungo lo spartiacque.

Le precipitazioni, in prevalenza sottoforma di grandine di medie dimensioni, hanno interessato in un primo tempo tutto il lato sopravvento allo spartiacque, imbiancando le delegazioni di Arenzano e Cogoleto.

All’altezza di Voltri, il temporale improvvisamente cambia direzione e sfruttando “l’imbuto” della Valle del Turchino riesce ad evolvere anche verso nord, interessando in modo particolare il paese di Masone.

La Valle del Turchino, in questi casi, si comporta come un corridoio di minore resistenza per le correnti, essendo compresa tra due contrafforti montuosi piuttosto elevati: ad est Punta Martin ( 950 metri) e ad ovest il Passo del Faiallo ( 1100 metri circa). Di conseguenza tutti i fenomeni che arrivano da sud o sud-ovest rimangono “intrappolati” all’interno di questo imbuto e possono perdurare anche per diverse ore.

Il temporale di ieri ha subìto gli stessi effetti, con le precipitazioni che si sono autorigenerate sul posto per diverso tempo. La presenza di aria molto fredda in quota connessa ad un’attività convettiva spiccata hanno determinato fenomeni quasi esclusivamente grandinigeni.

Non si contano nel corso degli anni passati i fenomeni alluvionali che hanno interessato il settore compreso tra Voltri e Campo Ligure, con il paese di Masone sempre al centro degli eventi più intensi.
Autore : Paolo Bonino