00:00 25 Marzo 2008

Pasqua 2008, cronaca di un weekend da pieno inverno

Nel corso del ponte festivo è successo di tutto: bufere di neve, temporali, grandinate, vento, mareggiate, temperature a picco. Mai una Pasqua tanto tormentata da decenni

La Pasqua di quest’anno partiva già sulla carta con il piede sbagliato. Quando la festività giunge cosi “bassa” si sa, non è infrequente ritrovarsi indietro con la stagione climatica.

Se poi ci si mette il vortice polare in persona ad abbracciare i primi vagiti di una primavera ancora acerba ecco che l’inverno, non pago di una stagione complessivamente sbiadita sul comparto europeo, può ripresentarsi fuori tempo con il suo corollario di fenomeni.

Come ampiamente annunciato, già il giorno di Venerdi Santo il maltempo ha servito come antipasto una mareggiata storica sulle riviere liguri. A Sestri Levante una persona ha perso la vita. Tino Barbera 71 anni, noto personaggio del mondo dei locali notturni, è rimasto ucciso nei pressi della sua discoteca sita sulla diga del porto, investita dalle grandi onde spinte da un libeccio che ha raggiunto i 100 km/h.

La mattina di Pasqua la neve ha fatto la sua comparsa fino a quote collinari sulle Prealpi lombarde e venete con una precipitazione granulare mista ad acqua perfino su alcuni quartieri di Milano. Analoghi fenomeni si sono avuti nei fondovalle di Toscana ed Umbria. Qui ha nevicato abbondantemente in Appennino.

Nelle Marche colline imbiancate fino a 300-400 metri, in particolare alle spalle di Ancona. Nevicate abbondanti si sono verificate su tutta la dorsale appenninica, specialmente in Abruzzo e Molise ma anche nei settori interni della Campania, come a Benevento e Avellino. Molti valichi appenninici sono transitabili solo con catene montate.

I temporali l’hanno fatta da padrone sulle coste laziali, campane e calabresi. Disagi dovuti agli allagamenti ma anche a numerosi alberi abbattuti si sono avuti nella Capitale, mentre il fiume Aniene è esondato in più punti. La neve è caduta copiosa anche in Calabria, in particolare sulla Sila e, per la gioia degli sciatori, sulle piste di Gambarie d’Aspromonte.

Drastico calo delle temperature sulla Sicilia dove ripetuti rovesci si sono susseguiti su Palermo e Trapani. Nella giornata di Pasquetta l’isola è stata inoltre investita da un forte vento di maestrale e la neve ha fatto la sua comparsa sui monti Nebrodi, Peloritani, Madonie e zona etnea.

Sardegna sferzata da un maestrale da record, con raffiche oltre i 100 km/h. La neve è comparsa inoltre su varie zone dell’isola come non accadeva da decenni nel periodo pasquale. Nel sassarese imbiancato il monte Limbara, con neve a grani perfino alle porte della città. Imbiancata Tempio Pausania.

Il mare in cattive condizioni ha reso difficili i collegamenti con le isole minori. Lampedusa e Pantelleria sono rimaste isolate, così come le Egadi ed Ustica. Interrotte le corse degli aliscafi nel golfo di Napoli. Problemi anche alla navigazione di linea sulle tratte Palermo-Livorno e Olbia-Civitavecchia.

Al nord-ovest sono state le temperature a fare notizia. Nella notte tra Pasqua e Pasquetta si sono verificate gelate estese sulla pianura Padana, con temperature minime fino a -5° a Malpensa, -3° a Torino, -2° a Milano. Le creste alpine di confine sono state battute da ripetute e violente bufere di neve. Ai 3500 metri del Plateu Rosa sopra a Cervinia la colonnina di mercurio ha toccato i -23°C.

A Torino un uomo di 52 è deceduto in un campo da golf, travolto dalla caduta di un albero sradicato dal vento di foehn che ha raggiunto i 70 km/h. La conta delle vittime annovera anche una ragazza pugliese che ha perso la vita in Calabria nel torrente Lao mentre praticava rafting. Una persona risulta dispersa dopo essere caduta in acqua in un canale nei pressi di Terracina, mentre sette ragazzi sono stati tratti in salvo in extremis sull’Appennino marchigiano sferzato da una violenta bufera di neve. Erano rimasti bloccati a 1200 metri di quota con il loro fuoristrada.
Autore : Luca Angelini