00:00 30 Aprile 2009

Lampi, tuoni e grandinate, è stato un mercoledì movimentato al nord

L'ingresso di un nucleo fortemente instabile ha causato un fiorire generalizzato di cellule temporalesche che hanno risparmiato solo il Piemonte e il Ponente ligure. Si sono avute anche numerose grandinate.

Al nord-ovest sembrava che la giornata avesse i crismi giusti per partire bene e proseguire ancora meglio. Chi già esultava per il ritorno del sole ha dovuto però ben presto ricredersi a causa dell’ingresso di una occlusione fredda in quota dalla Francia.

Il nucleo instabile era già penetrato già in mattinata sulla Liguria concentrando temporali autorigeneranti sul Levante a causa di una buona alimentazione caldo-umida pescata dal mare in contrasto con l’aria fredda che iniziava a trafilare in altitudine trasportata dal ramo discendente della corrente a getto.

Nel pomeriggio il piccolo minimo si estendeva anche alla val Padana ove si sono andati innescando numerosi grappoli temporaleschi a partire dalle regioni di nord-est dove maggiore risultava la vorticità fornita dal getto. Le masse nuvolose hanno iniziato a ruotare in senso antiorario causando una sventagliata di temporali anche grandinigeni che a partire dalle ore centrali del giorno hanno interessato in modo particolare il Veneto e parte dell’Emilia Romagna.

Nel pomeriggio l’aria fredda riusciva a scavalcare anche le Alpi occidentali attivando numerosi cluster temporaleschi sulla Lombardia. Questi ultimi, sempre seguendo il moto antiorario della struttura nuvolosa generale, si sono estesi dalle regioni prealpine verso Milanese, Bergamasca, Pavese e Lodigiano. In particolare sul capoluogo lombardo il cielo nero pece che è piombato a rabbuiare una giornata fino ad allora soleggiata, ha preso in contropiede molta gente.

Il diluvio a tratti anche grandinigeno che si è subito scatenato ha raffreddato rapidamente gli animi già priettati verso il sole del Primo Maggio ma ha rafferddato soprattutto i termometri, scesi in solo mezz’ora di ben 8°C.

In serata la linea di convergenza che ha causato tutto questo parapiglia di metà settimana seguitava a ruotare minacciosamente sottovento alle Alpi, anche se i venti d’alta quota hanno iniziato a stirare le nubi e ad accompagnarle nel loro viaggio verso sud-est, non senza prima aver regalato un ultimo spettacolo cromatico di rara bellezza che vi proponiamo nella nostra immagine.
Autore : Luca Angelini