00:00 23 Settembre 2002

La tromba marina in provincia di Latina domenica e il temporalone nel milanese di sabato sera

Altri due episodi da esaminare.

“Domenica mattina alle 8.30 su Scauri (frazione di Minturno – LT) si è abbattuta una tromba d’aria breve ma molto intensa, almeno a giudicare dai danni procurati.
Il vortice ha spazzato via tutto quello che incontrava sul suo cammino (alberi secolari abbattuti come fuscelli) ma al di fuori di esso (anche di pochi metri) regnava la calma.

La tromba proveniva dal mare e ha perso la sua forza man mano che entrava all’interno. Ha scaraventato un pedalò al 2° piano di un albergo, schiantato barche sul lungomare, scoperchiato tetti, una Smart si è alzata di 10 metri da terra, le tegole partivano dai tetti come proiettili impazziti e per fortuna che di questi tempi Scauri è semi-deserta.
Insomma una sensazione di assoluta impotenza difronte alla forza della natura.”
Così ci scrive con concitazione Gianni Pessetti sul fenomeno meteorologico che ha coinvolto la provincia di Latina; può accadere che le trombe marine producano danni anche nell’entroterra ma ciò avviene piuttosto di rado; la tromba proveniva probabilmente da un semplice cumulus congestus a giudicare dall’analisi del satellite che mostra le cellule temporalesche più intense essere ben lontane in mare aperto. Purtroppo non si dispone di ulteriori dati per potersi sbilanciare ulteriormente.

Sull’episodio che invece ha riguardato il milanese sabato sera si dispone di maggiori informazioni: si è trattato di un temporale multicellulare che dall’animazione satellitare appare come un piccolo ma insidioso nucleo di vorticità originatosi prima sul nord della provincia, poi estesosi ad ovest e a sud e che infine ha messo “sotto assedio” la città. Numerosi le cellule “figlie” che hanno continuato ad intervalli a scaricare rovesci di pioggia e grandine, soprattutto sui comuni a NW e SW della città: Rho, Pero, Corsico, Buccinasco, Milano Baggio e poi la zona Lorenteggio, Giambellino, Solari. Il primo forte rovescio temporalesco si è avuto alle 18.45 circa, il secondo, molto più intenso e preceduto da una colorazione giallognola del cielo non appartenente al tramonto del sole ma alla grandine presente all’interno dei cumuli, si è scatenato tra le 19.15 e le 19.30, accompagnato da raffiche di vento prossime ai 70 orari e con temperatura scesa rapidamente a 17°C. Nelle zone più sfortunate sono caduti anche 15 cm di grandine.
Notevole la fulminazione; il temporale multicellulare si è poi lentamente esaurito ma ha saputo ancora produrre numerosi rovesci e tuoni roboanti sin verso le 22.
Insomma è bastata aria più fresca in quota da WNW ad attivare queste cellule imponenti anche se localizzate che hanno trovato terreno fertile nell’aria caldo-umida presente al suolo.
Autore : Redazione