00:00 18 Dicembre 2007

La nevicata del 16 dicembre 2007 nelle Alpi Marittime

Racconto meteo e non solo di una divertente e complicata giornata dal mare di Sanremo alle piste della Riserva Bianca di Limone Piemonte immerse in una fitta nevicata.

Dopo la stagione 2006/2007 con il suo inverno mancato e la penuria di neve nelle Alpi Marittime piemontesi, per noi appassionati “sciatori di Riviera” assidui frequentatori delle piste della vicina Riserva Bianca di Limone Piemonte la speranza era quella di vedere quest’anno le montagne del basso Piemonte ammantate di neve e non essere costretti per il secondo anno consecutivo a migrazioni forzate verso le stazioni di sci dell’entroterra della vicina Costa Azzurra.

Fortunatamente la situazione quest’anno appariva molto più confortante: rinviato purtroppo il tradizionale appuntamento dell’ 8 dicembre per impegni di lavoro e familiari, il giorno tanto atteso per il personale esordio della stagione sciistica sulle piste di Limone Piemonte veniva programmato insieme agli amici Marco, Francesco e Tiziano per sabato 15 dicembre.

Le previsioni meteo non erano però delle migliori per la nostra giornata di sci: il nucleo di aria gelido in quota in arrivo dall’est Europa e la disposizione delle correnti da est-nord est costituivano difatti le condizioni ideali per le precipitazioni nevose da stau sul versante piemontese delle Alpi Marittime.

Consultando le previsioni e le carte meteo decidevamo quindi di comune accordo di rinviare la giornata di sci a domenica 16 in quanto su cuneese ed estremo Ponente Ligure per il sabato era prevista notevole instabilità atmosferica con precipitazioni diffuse, nevose sino a bassa quota sulla costa e fino al piano nel cuneese, mentre per la domenica le carte meteo e la stragrande maggioranza delle previsioni predicevano una più spiccata variabilità con temperature rigide, ma alternanza di annuvolamenti e schiarite con un più consistente peggioramento solo nel tardo pomeriggio.

Il risveglio del sabato mattina sembrava darci ragione: le alture di Sanremo erano innevate già a partire dai 300 ml. circa, a Limone le webcam inquadravano un tempo perturbato con fitta nevicata in corso, le ultime immagini delle webcam da Limone prima del calare delle tenebre ci confortavano però con ampi squarci di cielo azzurro, a Sanremo poi il cielo era sereno già dall’ora di pranzo e le previsioni e le carte meteo sembravano essere dalla nostra parte. Ormai era deciso: domani si va a sciare!

Partiti da Sanremo intorno alle 7:30 della domenica con cielo parzialmente nuvoloso, vento teso da nord-est e temperatura di 7,5 °C, imbocchiamo l’Autostrada dei Fiori al casello di Sanremo direzione ponente quando subito ecco il primo imprevisto: Marco, il nostro autista per l’occasione, si accorge di avere dimenticato a casa portafoglio con documenti e soldi! Visto che oramai era troppo tardi per tornare indietro, decido di guidare io la sua macchina.

Usciti al casello autostradale di Ventimiglia il termometro segna 6 °C, noi risaliamo la Valle Roia verso lo storico tunnel stradale del Colle di Tenda: il cielo è sempre parzialmente nuvoloso, la temperatura pochi chilometri a monte di Ventimiglia però è gia scesa a 3 °C, a San Michele invece, che si trova a soli 15 Km. dal mare, il termometro della nostra auto segna già 0 °C.

Attraversiamo la linea di confine tra Italia e Francia, superiamo Breil Sur Roya e la temperatura incredibilmente risale fino a 5 °C e rimane tale fino al borgo di Saint Dalmas de Tende: le chiome degli alberi oscillano leggermente, il cielo è poco nuvoloso, sospetto che l’innalzamento della temperatura sia effimero e dovuto ai venti di caduta: i miei dubbi trovano conferma allor quando arrivati al paese di Tenda la temperatura ricomincia a calare vertiginosamente, il cielo si chiude sempre più e soffiano rabbiose raffiche di vento che trasportano fiocchi di neve. La temperatura ai 1279 ml. dell’imbocco francese del Tunnel di Tenda segna – 5 °C, sui prati circostanti è un sottilissimo velo di neve caduta il giorno precedente.

Percorriamo la galleria nella speranza che maggiori schiarite ci accolgano all’uscita, arrivati sul versante italiano la situazione meteo è simile a quella francese, solo il vento è molto più debole mentre cade un debole nevischio. Come sempre la differenza di innevamento tra i due versanti è sensibilissima tanto che allo sbocco piemontese del tunnel di Tenda sui tetti vi saranno circa 70 cm. di neve contro i non più di 10 cm. dell’imbocco francese, la temperatura segna – 7 °C.

Dopo circa 80 km. ed un’ ora ed un quarto di auto dalle spiagge e dal mare di Sanremo possiamo finalmente lanciare i nostri sci sui circa 80 km. di piste “sci ai piedi” della Riserva Bianca con una buona visibilità al di sotto dei 1800 ml. ed un po’ di vento e nebbia più in alto, la neve è stupenda e freddissima, scricchiola sotto i nostri sci. La situazione rimane pressochè invariata fin verso le 12 quando il cielo si chiude a cominciare da nord, la nevicata si fa più fitta e la nebbia scende sempre più di quota: decidiamo di fermarci a mangiare in una baita per riscaldarci un po’ visto il freddo intenso e che siamo ricoperti di neve.

Dopo pranzo proviamo a vedere come sono le condizioni dalla parte opposta del comprensorio rispetto a dove siamo partiti: pessima idea, in quanto regna vento gelido, neve fittissima e visibilità inferiore ai 20 m, in quota vi saranno 30 cm. di neve fresca che ricoprono le piste battute e avvolgono i nostri sci.

Ritorniamo faticosamente con visibilità quasi azzerata sui nostri passi sotto la guida di Marco (dotato evidentemente di sonar e GPS incorporati in quanto è l’unico sciatore a scendere come se splendesse il sole) e per le 15 siamo di nuovo dal nostro posteggio, il paesaggio è magico ma la strada è innevata ed alcune auto montano le catene, decidiamo per prudenza di montarle anche noi quando… ecco il secondo imprevisto, specie perchè capitato ad appassionati frequentatori della neve come noi: le catene nell’auto non sono quelle giuste, qualcuno le ha scambiate per errore chissà quando e perchè…

Rassegnati e innevati proviamo ugualmente a rimetterci in viaggio: fortunatamente eravamo stati troppo pessimisti e riusciamo agevolmente a ridiscendere fino al tunnel di Tenda dove tiriamo un sospiro di sollievo, sicuramente, pensiamo, dal versante francese la strada sarà pulita, ed invece nulla di più sbagliato, le correnti da est e nord-est riescono agevolmente a scavalcare lo spartiacque e le condizioni sono simili a quelle lasciate dalla parte italiana, la nevicata è di proporzioni leggermente inferiori ma i mezzi spazzaneve evidentemente meno efficienti.

Con il calare della quota e l’allontanarsi dallo spartiacque alpino comunque l’effetto stau si riduce e la nevicata scema di intensità, dopo Saint Dalmas de Tende la strada è asciutta e non nevica più, la temperatura comunque è calata a -1 °C contro i + 5 °C della mattina alle 08:20! Ritornati a Sanremo il cielo è come lo avevamo lasciato al mattino, soffia un vento fortissimo e la temperatura è rimasta pressochè invariata.

La nostra movimentata giornata di sci è purtoppo finita, domani si torna al lavoro, ma la prossima settimana sicuramente si ritorna a sciare. Per concludere un dato che ritengo significativo per meglio comprendere l’intensità della precipitazione: nel tardo pomeriggio di lunedì 17 dicembre la centralina meteo dell’A.R.P.A. Piemonte posizionata a 1875 ml. vicino alla pista da sci di Limone/Pancani segnala un’altezza del manto nevoso di ben 238 cm.
Autore : Massimo Marconi