00:00 27 Luglio 2004

L’evento TEMPORALESCO di sabato 24 luglio al NORD

Uno speciale per comprendere pienamente cosa è accaduto

Una perturbazione temporalesca ha raggiunto l’arco alpino nella notte su sabato 24 luglio, interessando con temporali il lato nord delle Alpi (soprattutto Alta Savoia, Svizzera romanda
e Giura) poi, da previsioni, ha sconfinato oltre la catena alpina, entrando in contrasto con la massa d’aria calda presente, creando un minimo pressorio e provocando i primi temporali, con notevole attività elettrica ma con scarse precipitazioni, nelle prime ore del mattino di sabato sulla prealpina a partire dal Verbano-Cusio-Ossola verso est.

In seguito queste mini celle temporalesche mattutine sono cresciute e sono andate a riunirsi in un enorme cumulonembo ad incudine di immani proporzioni (nelle sue prime fasi occupava Verbano-Cusio-Ossola, l’intero Ticino, l’intera Valtellina e tutta la Lombardia, escluso il pavese), cumulonembo all’interno del quale si muovevano irregolarmente linee temporalesche e/o grandinigene più intense, tant’è che comunque nelle varie zone coperte dall’enorme cella ci sono stati divari notevoli nell’accumulo precipitativo, anche in pochi km: è notevole ad esempio come sulla maggior parte del Ticino non si sia arrivati a 10mm, mentre in alcune località della prov. di Lecco si siano superati i 100mm!!

Ciò è spiegabile col fatto che la cella ruotava su se stessa e andava ad interessare con piogge intense sempre le medesime zone, lasciando a secco sempre le altre.
Tuttavia si può affermare che le zone più interessate siano state quelle a est delle province di Como e Milano, inclusa la Valtellina, fino al lago di Garda, mentre a ovest e a nord di tali zone si sono avute piogge solo sporadiche; al nord-est, specialmente Trentino e Veneto, l’entrata del fronte ha portato alla formazione di temporali piccoli ma piuttosto intensi (vedi sul lago di Garda).

Il cumulonembo dalla Lombardia si è poi mosso, con estrema lentezza
assieme al suo minimo, verso il basso Veneto e l’Emilia Romagna,
indebolendosi gradualmente ma causando attorno a lui, con il suo passaggio, la formazione di nuovi piccoli temporali. Dietro il fronte, gradualmente da ovest verso est, grazie all’entrata di un nuovo promontorio anticiclonico (azzorriano), il cielo è andato rasserenandosi.

Domenica bella giornata a tratti ventilata con temperature
massime in netto aumento (raggiunti o addirittura talvolta superati i 30°).
Lo zero termico, nonostante tutto, non ha subito grossi scossoni, rimanendo sempre situato sui 3500m (sabato e domenica).

I venti sono stati generalmente calmi tranne che sabato mattina in
prossimità dei temporali e domenica con una lieve tendenza favonica. Regime barometrico generalmente stabile su valori medio alti (1020 hPa), calati solamente sabato fino a 1012hPa, in ripresa domenica.
Autore : Steve Sosio