00:00 20 Giugno 2003

ITALIA: Abbazia di Fossanova sotto il diluvio nel Lazio

Le cronache delle ultime 24 ore dai nostri corrispondenti.

DALLE DOLOMITI TRENTINE
Nella giornata di ieri le condizioni meteo nelle Dolomiti Trentine sono andate progressivamente verso il bello, e dopo una mattinata leggermente incerta causa il passaggio della coda di una perturbazione in transito oltralpe, nel pomeriggio il cielo e’ andato rasserenandosi, con temperatura che si e’ portata sino ai 25° a 1000 mt.
La cumulogenesi pomeridiana e’ stata scarsissima, per cui non si e’ registrata neanche sulle cime alcuna attivita’ temporalesca termoconvettiva.
Durante la notte la colonnina di mercurio ha subito un discreto calo, con minime abbastanza basse e che hanno raggiunto i 10° intorno ai 1300 mt.
Report di Michele Gravina

DALLA VALLE D’AOSTA
Cielo blu intenso e temperature in aumento hanno fatto da
padrone alla giornata di ieri qui in Valle d’ Aosta.
Non si hanno notizie di precipitazioni in tutto il
territorio e come già accennato, il sole ha illuminato tutta la Valleé fin dal mattino, portando cosi’ anche un rialzo termico che, per esempio, ha fatto registrare a Saint Christophe (paesino nei pressi di Aosta) una temperatura massima di poco superiore ai 32°C, (tra l’ altro e’ stata anche la temperatura massima piu’ alta di tutta la Regione).
Anche in montagna i valori delle temperature sono aumentati
di qualche grado, complice anche l’assenza di nubi pomeridiane;
spicca sicuramente quello registrato ad Ayas (alla quota di 1950 m.), dove si sono superati i 20°C.
Logicamente anche qui a Champorcher la giornata e’ stata di
stampo estivo, anche se la temperatura massima registrata e’ stata di
21,8°C, contro i 23°C di mercoledì.
Per quanto riguarda la minima invece il discorso cambia, in
quanto la colonnina di mercurio non’ e’ scesa sotto i 15 °C.
Report di Matteo Martuccio

DALLA TOSCANA
Giornata tranquilla quella di giovedì in Toscana, così come ampiamente previsto.
Infatti non ci sono da segnalare eventi di rilievo; la giornata si è subito presentata con cielo sereno fin dal mattino e si è chiusa nello stesso modo.
Da rilevare solo innocue nubi cumuliformi qua e là, soprattutto lungo la catena appenninica. La temperatura è rimasta accettabile, sotto o in corrispondenza dei 30 gradi ma con un tasso di umidità di molto inferiore alla giornata precedente, complice il vento (piuttosto secco) che spirava dai quadranti settentrionali.
Alle 20 Arezzo registrava una temperatura gradevolissima di 24 gradi.
Da rimarcare semmai il perdurare della siccità in alcune zone della regione, soprattutto la Maremma grossetana e la fascia costiera (notoriamente siccitose in questa stagione) sempre ai margini rispetto allo sviluppo delle celle temporalesche.
Stessa cosa non si può dire della provincia di Arezzo, che ha ricevuto in questi ultime due settimane abbondanti precipitazioni (anche se irregolari) e più in forma intensiva che estensiva.
Report di Alessandro Nardi

DALLA LIGURIA
Giornata piuttosto tranquilla dal punto di vista atmosferico. Al mattino correnti settentrionali hanno addensato nubi basse sui versanti padani dell’Appennino centro-occidentale, senza alcun fenomeno. Sulla costa, fino alle ore 12, ha spirato un moderato vento da NE che è in seguito ruotato a SW nel corso del pomeriggio. Qualche annuvolamento cumuliforme si è presentato attorno alle ore 14, sconfinando dal vicino entroterra verso la Riviera di Levante, ma anche in questo caso non ci sono state precipitazioni.
In serata il cielo è tornato completamente sereno. Le temperature, sulla fascia costiera, non hanno subito sostanziali cambiamenti, attestandosi attorno ai 28°-30°, ma con tasso di umidità leggermente inferiore.
Report di Paolo Bonino

DALL’EMILIA-ROMAGNA
All’alba la protagonista indiscussa del tempo è stata la foschia, provocata con tutta probabilità dal calo di temperatura notturno unito all’aumento repentino di umidità in prossimità del suolo (dovuto alle piogge dei 2 giorni precedenti); la visibilità è risultata localmente inferiore ai 2 km fra Modenese e Ravennate, ma con il passare delle ore è migliorata sensibilmente.
Nel corso della mattinata il cielo è rimasto a tratti nuvoloso, in particolare sulla pedemontana e l’Appennino, dove localmente si sono formati anche grossi cumuli; le piogge comunque non si sono fatte vedere.
La parziale copertura nuvolosa ha però garantito per qualche ora il mantenimento delle temperature raggiunte nella notte, tanto che verso le ore 10 alla periferia di Bologna si registravano ancora 25°C.
Durante il pomeriggio invece il cielo è rimasto in gran parte sereno, e solamente sulle cime più alte dell’Appennino si sono formati alcuni cumuli innocui; la temperatura massima ha toccato i 30-31°C su gran parte della pianura, mentre l’umidità si è mantenuta attorno al 35-40%, rendendo sopportabile la calura.
In serata qualche cirro ha solcato il cielo della regione, ma in generale il tempo si è mantenuto buono; inoltre in tarda serata l’umidità era ancora piuttosto bassa, e quindi la foschia non si è formata.
Report di Lorenzo Catania

DAL LAZIO
E’ stato un tipo di tempo dai due volti, quello che si è avuto sul Lazio nel corso della giornata appena trascorsa. Se infatti la Tuscia, il Reatino e gran parte della provincia di Roma sono stati interessati da cieli per lo più tersi e sgombri da nubi – tranne locali eccezioni – la stessa cosa non è valsa per le province a sud, vale a dire per Latina e Frosinone, dove si sono avuti locali fenomeni di instabilità, legati per lo più a rovesci
improvvisi. In particolare, come d’altronde ampliamente previsto per quest’area, l’instabilizzazione della bassa atmosfera ha facilitato una evidente cumulogenesi sul bacino dei Monti Lepini; seguendo una netta direttrice nord-sud, gli ammassi nuvolosi si sono diretti sulle propaggini settentrionali degli Ausoni, e, complice un modesto stau orografico, si è originato un forte rovescio che ha interessato una fascia territoriale compresa tra i comuni di Priverno a nord e di Terracina a sud. Il fenomeno, nella sua parte più attiva, ha avuto una durata considerevole (circa 30 minuti), ed alcune località (come per esempio la nota Abbazia di Fossanova) sono state letteralmente colpite dall’intensa ondata precipitativa. Le strade sono rimaste completamente allagate per diverso tempo e notevoli sono
stati i disagi alla circolazione, seppure in un’area abbastanza ristretta.
Al momento non si hanno notizie di danni alle strutture, ma considerata l’entita del fenomeno la cosa non è da escludersi a priori.
Una curiosità: a pochi chilometri più ad ovest, nel caratteristico borgo di San Felice Circeo, non è caduta nemmeno una goccia di pioggia, a conferma di come in questo periodo ci siano state zone particolarmente interessate da precipitazioni abbondanti rispetto ad altre completamente saltate da rovesci e temporali. Non a caso, su tutta la fascia litoranea e sublitoranea laziale si è di molto al di sotto delle medie precipitative per il mese di giugno.
Report di Emanuele Latini
Autore : Redazione