00:00 3 Marzo 2004

I temporali nevosi a L’Aquila nella notte tra sabato 28 e domenica 29

Analisi e cronaca di un bianco fine settimana.

Con questa ultima nevicata, la più consistente, salgono a ben 4 gli episodi nevosi con accumulo superiore a 10 cm a L’Aquila quest’inverno. Questo dato rappresenta un piccolo record, quanto meno a partire dal 1990, in una sola stagione.

Infatti mediamente 4 o 5 episodi nevosi sono la norma a L’Aquila d’inverno, ma di questi solitamente uno o due possono superare i 10 cm. Dato quindi ampiamente superato.

Episodio nevoso che era partito male inizialmente, almeno rispetto alle attese. Infatti il minimo era passato un po’ troppo a nord e la temperatura si era pericolosamente impennata. La neve era riuscita a cadere quasi ininterrottamente la mattina di sabato, ma sempre più bagnata ed a tratti non proprio intensa, tanto che verso le ore centrali c’era stato addirittura un cenno alla totale trasformazione della neve in pioggia.

In breve però la neve prendeva nuovamente il sopravvento e nel primo pomeriggio riusciva ad imbiancare prati e tetti.

In questa situazione bastava percorrere poca strada guadagnando quei 100-200 metri di quota, per ritrovarsi con un paesaggio totalmente bianco, laddove la quota era stato un fattore importante per la durata della neve e l’efficacia degli accumuli.

Nel tardo pomeriggio la neve si faceva più intensa e riusciva rapidamente ad accumulare ben 10 cm di manto.

Ma qui viene la parte più avvincente: dopo una pausa che faceva presagire la fine dei fenomeni, verso le 23 si abbatteva una intensissima nevicata sulla città, con temperature finalmente intorno allo zero. Improvvisamente ecco quello che non si sarebbe atteso (almeno da parte di chi non fosse stato al corrente degli sviluppi meteo): un lampo, abbastanza vivace, seguito in breve da un tuono cupo e prolungato. Era l’inizio di una serie di temporali nevosi!
Lampi accecanti al ritmo di 2 o 3 al minuto, tuoni forti e, naturalmente, neve fortissima.

Nel giro di 1 ora altri 10 cm si aggiungevano ai 10 preesistenti, ma la neve non cessava ancora quando era venuta l’ora di andarsi a coricare! Un sonno travagliato ed interrotto frequentemente da nuovi tuoni, fin quasi all’alba.

La mattina di domenica ci si svegliava con 25 cm di accumulo medio, e la viabilità piuttosto paralizzata invogliava la gente a trattenersi più a lungo a casa. Lo scenario tutto attorno era come non si vedeva da tempo. Alberi troppo carichi e sovente spezzati, avevano costretto i vigili del fuoco ad agire in fretta per mettere in sicurezza le arterie stradali interessate dai crolli!.

Scene tremende ma che colpiscono profondamente e rimettono la natura nuovamente al suo posto nella scala dei valori, ovvero al di sopra di tutto.
Autore : Marco Scozzafava