00:00 8 Ottobre 2003

Gli eventi turbinosi di mercoledì 8 ottobre sull’Adriatico

Questa è in breve la cronaca di una mattinata movimentata sulla costiera adriatica.

Questo è il breve racconto di Niccolò (NikoDj nel forum), da Cattolica:

“Come nel 23/11/2001, anche quest’oggi mi sono trovato di fronte ad un avvenimento raro: 4 trombe marine, che si sono formate a distanza di pochi minuti l’una dall’altra, subito prima dell’ingresso della Bora, in un contesto di cielo nuvoloso con cumuli minacciosi.
La temperatura è crollata da +18°C a +11°C in pochi minuti dopo il passaggio delle trombe marine, al momento dell’ingresso della Bora, quando ha cominciato anche a cadere un po’ di pioggia, a tratti mista a grandine.
La forza del vento associato al grosso cumulo ha spezzato alcuni rami.”

Sia dal racconto di Niccolò, che dalle fotografie a nostra disposizione, possiamo ben dire che il fenomeno raccontato dal nostro lettore era strettamente legato al passaggio di una “linea di instabilità post-frontale”; in pratica l’aria fredda legata al fronte artico che abbiamo già descritto in altre occasioni negli ultimi giorni, era già arrivata in quota (oltre i 2-3 km di altezza) nella prima mattinata sulla cittadina di Cattolica.

Successivamente questa massa di aria fredda, sotto la spinta dei venti di Bora in arrivo dalle coste croate (ma anche per il passaggio degli stessi su un mare relativamente caldo come è l’Adriatico), si è portata rapidamente verso il suolo, favorendo lo sviluppo di un fronte temporalesco piuttosto esteso e ben attivo.

La presenza di aria più calda alle basse quote e la rapida rotazione del vento a seguito del passaggio del fronte temporalesco, hanno innescato (assieme ad altri fattori) la formazione delle trombe marine, che nella stagione autunnale sono piuttosto frequenti in zona, ma non sono capaci di provocare danni ingenti, visto che una volta toccato il suolo tendono piuttosto rapidamente a dissolversi, a meno di condizioni molto particolari.

Di seguito adesso riportiamo il breve resoconto di Marco de Cillis, da Fano:

“Questa mattina, intorno alle ore 10, il cielo intorno alla sede della “Snamprogetti” di Fano si è improvvisamente oscurato; dopo pochi minuti molti lampi hanno cominciato a rischiarare le nubi, ed il vento è diventato subito molto forte.
Rapidamente è arrivata una pioggia fortissima, accompagnata da violente raffiche di vento, che hanno sradicato degli alberi, hanno strappato alcune tegole dai tetti e provocato la rottura dei vetri di qualche finestra.
Il fenomeno è durato 5 minuti; tanto è bastato per abbattere anche alcuni cartelloni.
La tempesta poi si è rapidamente placata, lasciando dietro di sé danni rilevanti, che hanno costretto i Vigili del Fuoco e la Polizia ad un intervento immediato”.

In questo caso invece siamo probabilmente in presenza di un “outflow” estremamente violento.

In poche parole il nostro lettore non ha assistito ad una vera e propria tromba d’aria, bensì ad uno di quei fenomeni che vengono chiamati in gergo “microesplosioni”, ossia un rovesciamento repentino e consistente di aria molto fredda dal cuore del cumulonembo (la nube temporalesca per eccellenza) verso il basso.

La massa di aria fredda in rapida discesa, ha portato alla condensazione delle minuscole goccioline presenti in sospensione, permettendo così la nascita di nuove grosse gocce di pioggia, che sono andate ad aggiungersi alla precipitazione già presente in seno alla nube; si è generata quindi una pioggia improvvisa e torrenziale, che si è scaricata al suolo con violenza inaudita.

In alcuni casi (come probabilmente quello in esame), osservando il fenomeno da lontano, si può vedere come il rovescio “rimbalzi” al suolo, per poi risalire in parte verso l’alto, spostandosi contemporaneamente verso l’esterno della nube, e creando dei veri e propri vortici, che possono dare la sensazione di piccole trombe d’aria.

In pratica si genera un “muro” d’acqua che si sposta orizzontalmente a velocità talvolta prossime ai 100 km/h, in grado di provocare danni come quelli descritti da Marco.
Autore : Redazione