00:00 2 Gennaio 2002

Siccità in Liguria: la situazione si fa seria

Ecco i dati molto eloquenti della siccità che sta colpendo la Liguria in questo periodo.

45mm caduti in novembre, contro una media di oltre 200; 0,6mm in dicembre contro una media di oltre 150! Questi sono i dati sconfortanti di un periodo di siccità che sta letteralmente mettendo in ginocchio la Liguria.

Se sulle Alpi è la carenza di neve a far parlare di sè, qui in Liguria si può parlare, oramai, di vera e propria emergenza idrica.

L’ultima perturbazione che ha scaricato un quantitativo decente di pioggia sul capoluogo ligure risale al 20 ottobre, quando in seguito a 2 temporali caddero 53,4mm. Dopo quella data più nulla, solo pioggerelle insignificanti, che non sono servite nemmeno a bagnare il terreno.

Per due mesi e mezzo tutta la Liguria è stata attraversata da perturbazioni “fantasma” che stante le continue correnti settentrionali si sono letteralmente frantumate contro l’arco delle Alpi, lasciando a noi solo le briciole.

Se controlliamo le medie annuali delle piogge che dovrebbero cadere su Genova i dati sono ancora più preoccupanti. Difatti sul levante genovese ( ISTITUTO DI VILLA CAMBIASO) cadono in media 1500mm annui, concentrati soprattutto nei periodi autunnali e primaverili. Quest’anno ne sono caduti 1092,6 con un deficit precipitativo di oltre 400 mm.

Il comune ha deciso di intervenire sull’erogazione dell’acqua potabile, dando come limite massimo 2 mesi. Se oltre quella data continuerà a non piovere o a piovere poco Genova dovrà affrontare lo spettro del razionamento idrico.

Anche a La Spezia le cose non vanno certamente meglio. Sulla città rivierasca cadono in media 1375mm di pioggia in un anno. Quest’anno ne sono caduti 1102mm, con un deficit precipitativo di oltre 270mm. Qui, come spesso accade, le piogge sono state meglio distribuite rispetto a Genova, ma ciò non toglie che in tutto dicembre siano caduti solo 25,6mm di pioggia contro una media di 167! ( dati METEOSPEZIA).

Fortunatamente questa città, come anche Savona, non corre il pericolo di restrizioni sull’erogazione dell’acqua, essendo alimentata da falde idriche sotterranee.

E’ auspicabile, a questo punto, che la pioggia arrivi al più presto, anche per dare un po’ di sollievo ai nostri monti, ridotti oramai a mucchi di sterpaglie ingiallite.
Autore : Paolo Bonino