00:00 29 Maggio 2013

Niño e Niña, il segreto sta nel vento

Le oscillazioni del più importante indice climatico del Pianeta dipendono dall'ubicazione e dall'intensità dei venti che soffiano lungo il Pacifico tropicale.

A prima vista sembrerebbe un fenomeno scontato, fatto sta che ci sono voluti fior di studi per dImostrare che l’oscillazione climatica più importante del nostro sistema oceano-atmosfera, ovvero il ciclo dell’ENSO, è la conseguenza di una particolare disposizione dei venti lungo il Pacifico tropicale. Ma cos’è questo ENSO?

Letteralmente "El Nino-Southern Oscillation" trattasi dell’alternanza dei noti fenomeni di Niño e Niña, ovvero dell’oscillazione anomala delle temperature superficiali del Pacifico tropicale lungo il dipolo Sud America-Indonesia. Il fenomeno tende a prender forma in prevalenza intorno al periodo natalizio (da qui il nome di Niño, ovvero bambinello), ma perchè mai proprio in questo periodo dell’anno?

Attraverso le silumazioni di particolari modelli, alcuni ricercatori del Manoa Meteorology Department dell’Università delle Hawai, hanno esaminato l’evoluzione di questo anomalo schema dei venti scoprendo un ritmo di circa 15 mesi dietro gli eventi più intensi (strong) di El Niño. Finora invece la cadenza considerata era di 3-5 anni.

Le conseguenze sui modelli di simulazione climatica sono molto importanti, dato che le oscilazioni di Niño e Niña tendono ad alternare rispettivamente abbondanza di precipitazioni, il primo sulle coste pacifiche del sud America (Perù, Equador, Cile), il secondo sull’Indonesia e su parte dell’Australia, viveversa in caso di Nina (siccità in sud America, piogge anomale su Indonesia e parte dell’Australia.

La scoperta di questa interazione tra venti tropicalie ciclo dell’ENSO è inoltre un punto di partenza per una miglior messa a punto della modellistica, anche nell’ottica di capire l’impatto di Niño e Niña anche sul tempo di casa nostra.

Autore : Luca Angelini