00:00 31 Dicembre 2002

Il 2002 si chiude nel ricordo dell’alluvione novembrina

Un anno meteo partito con il freddo e terminato con temperature sopra la norma.

2002 meteo-story in breve

A gennaio ci tiene compagnia in pianta stabile il freddo, dopo la sfuriata nevosa stile “blizzard” in Valpadana del 13 dicembre 2001.

Il vero inverno però resiste solo sino a metà gennaio, poi, lentamente, entra in scena l’Atlantico e da febbraio tornano le piogge che tanto avevano latitato al nord: sulle Alpi si rifà viva anche la neve a riempire di gioia gli sciatori delle settimane bianche.

In primavera menzioniamo doverosamente le terribili precipitazioni che si abbattono (a maggio) sul Piemonte.

Chi non ricorda poi le calde giornate di giugno con le sofferenze sportive della nazione, rese ancora più tremende da punte di caldo superiori ai 35°C.

Poi ecco luglio regalarci un episodio perturbato in stile autunnale: è il segnale che l’estate si è inceppata e non si riprenderà più. In agosto si susseguono i periodi perturbati, la tregua arriva solo a Ferragosto. Rovesci abbondanti si registrano anche al centro-sud e su molte zona della Sardegna.
Nel frattempo l’est europeo è sott’acqua: ne fanno le spese le magnifiche città di Praga e Dresda.

Per trovare la vera estate bisogna andare, udite, udite, in Scandinavia, dove un forte anticiclone porta la temperatura anche sui 30°C.

L’autunno regala un novembre con precipitazioni record al nord che provocano frane, smottamenti, episodi allvionali ed alcune vittime. Le zone più colpite sono la Liguria, la Lombardia e il pordenonese.

Dicembre sembra doverci offire l’inverno con la prima neve in pianura su Piemonte e ovest Lombardia, invece dalla seconda decade prevale il mite respiro atlantico che si trascina sino a San Silvestro.
Autore : Alessio Grosso